Buongiorno lettori, oggi è la volta della recensione de “La preda scintillante” di Raven Kennedy, secondo volume della serie ‘La prigioniera d'oro’, per cui ringrazio infinitamente la casa editrice per la copia gentilmente fornita!
Più in basso trovate il link con la mia recensione del primo libro della serie ⬇️
Titolo:
La preda scintillante. Re Mida e la gabbia dorataAutore: Raven Kennedy
Pagine: 352
Editore: Armenia
Traduttore: Roberta Zuppet
Pubblicazione: 22 marzo 2023
"Per dieci anni ho vissuto in una gabbia dorata all'interno del castello d'oro di re Mida. Ma una notte ha cambiato tutto. Ora sono qui, prigioniera dell'esercito del Quarto Regno, e non sono sicura di uscirne tutta intera. Stanno marciando in battaglia e io sono la merce di scambio, che spegnerà l'incendio o scatenerà la guerra. Al centro della mia paura, della mia preoccupazione, c'è lui: il comandante Rip. Conosciuto per la sua brutalità sul campo di battaglia, la sua cattiveria è insuperabile. Ma io conosco la verità su ciò che è. Le Fate, i traditori, gli assassini, che hanno quasi distrutto Orea, spazzando via il Settimo Regno. Rip ha un potere eccitante sotto la pelle e punte scintillanti lungo la sua spina dorsale. Ma i suoi occhi, i suoi occhi sono assai più intriganti. Quando rivolge quegli occhi neri su di me, mi sento prigioniera per un motivo completamente diverso. Potrei essere fuori dalla mia gabbia, ma non sono libera. Nel gioco dei re e degli eserciti, io sono la pedina dorata. La domanda è: posso manovrarli anche io?"
➡️➡️Recensione primo libro della serie "la prigioniera d'oro"⬅️⬅️
RECENSIONE "LA PREDA SCINTILLANTE" DI RAVEN KENNEDY
Riprendiamo la storia esattamente dove l’avevamo interrotta nel precedente libro: Auren e le altre Selle Reali nel loro viaggio verso il Quinto Regno per ricongiungersi con Mida sono state rapite dai Predoni Rossi e poi ‘salvate’ per poi essere fatte di nuovo prigioniere dai soldati del Quarto Regno di Re Marciume e soprattutto dal suo temibile Capitano Rip, che avevamo scoperto con grande sorpresa essere una fata!
Il mio parere sulla serie per adesso è ancora fermo al grande NI del libro precedente. Il mio problema principale è la sua esasperante lentezza. Questo non si traduce per forza in noia, perché il libro l’ho comunque divorato e letto in un paio di giorni grazie alla fluida scrittura della Kennedy, ma dopo il finale del primo libro mi aspettavo più avvenimenti, più azione, tutto ciò è invece praticamente inesistente in questo libro. Ero stata avvertita da più persone di questo fatto, ma comunque per mio gusto personale l’ho trovato un tantino esagerato. E’ come se fossimo ancora in una gigantesca introduzione della storia vera e propria, credo proprio che se il primo e il secondo libro fossero stati accorpati in un volume unico sarebbe stato perfetto e meno dispersivo e ci avrebbe guadagnato nel ritmo della narrazione.
Però capisco perfettamente come tutto questo sia in un certo senso necessario all’evoluzione di Auren. Se fosse stato un percorso affrettato non mi sarebbe piaciuto, l’avrei trovato troppo superficiale. Questo libro invece è incentrato completamente sulla sua crescita interiore e sulla presa di consapevolezza su quanto le è capitato e sulla reale situazione in cui si trova.
In tutto il viaggio, e quindi praticamente in tutto il libro, avrà tempo per riflettere sulla sua situazione, apprendiamo nuovi particolari sul suo passato e quindi sulle ragioni di quel suo accettare passivamente la gabbia e la sicurezza che solo Mida può dargli, o che per adesso lei crede sia così. Perché Rip, il suo esercito e i suoi luogotenenti in realtà non sono dei mostri come tutti e lei stessa pensavano. Per certi aspetti Rip è l’unico che nonostante tutto cerca di farle vedere la realtà della sua condizione. L’unico che cerca di darle una scrollata e farla reagire e ribellare e che nonostante la sua apparente ruvidezza la tratti con il rispetto che merita e non come un mero oggetto! In questo ammetto che mi ha tanto ricordato Rhysand e il suo Inner Circle! E’ un personaggio molto affascinante, il cui potenziale viene solo appena sfiorato, con uno sviluppo futuro che si prospetta davvero interessante.
Se vi spaventavano i numerosi trigger warning del primo libro state tranquilli, questo secondo volume è molto più soft del primo, almeno a livello di violenza fisica praticamente assente, è invece molto più impegnativo emotivamente, soprattutto nella parte finale dove come sempre è concentrato tutto il bello della storia! L’autrice è stata molto brava a renderci partecipi della maturazione di Auren, prima nella sua disperazione, incredulità e poi rabbia verso Mida a cui è legata con un legame a doppio taglio che lentamente la sta distruggendo. Il loro confronto è davvero forte, ci viene svelato senza fronzoli quanto Mida sia un essere disgustoso e senza giustificazioni possibili, personalmente non l’ho mai sopportato, ma che finalmente fa aprire gli occhi ad Auren, le fa cadere quel velo che aveva costantemente davanti e che glielo faceva vedere solo come il suo protettore e non come invece quell’omuncolo avido di potere che è realmente! E sarebbe anche ora, perché Auren è sempre un vorrei-ma-non-posso ed in certi momenti anche no grazie! Non vedo comunque davvero l’ora di vederla esplodere e radere al suolo quel castello dorato, vabbè l’avevo detto anche nel libro precedente, spero che nel prossimo sia la volta buona!
Un altro personaggio molto interessante è invece Malina, la moglie di Mida, a cui sono affidati come voce narrante alcuni capitoli del libro. Per il momento lei è l’opposto di Auren, ha subito tutto in silenzio, ma adesso invece vuole ribellarsi ed esercitare il suo potere e l’autorità che le spettano per nascita e sangue, ma anche per carattere! Si prospetta come una stronza senza scrupoli conscia del suo potere di donna che non esista ad usare in tutti i modi possibili per ottenere il suo scopo, ma quanto la vorrei vedere prendere finalmente a calci nel sedere Mida!!!!!
Insomma, andiamo meglio del primo libro, ma le cose devono cambiare per forza nel terzo, due libri come introduzione sono altrimenti davvero troppi e la mia pazienza è quasi al limite. Per adesso vado avanti solo per la ship, adoro *occhi a cuoricino*, per il colpo di scena finale e per vedere Mida fatto a pezzi dalle sue donne, se non finisce così butto tutti i libri dalla finestra!
3,5 ⭐⭐⭐
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