Lettori oggi vi lascio il mio buongiorno con la recensione del bellissimo "Redemptor" di Jordan Ifueko, conclusione della serie "Raybearer", edito da pochissimi giorni dalla Fazi Editore che ringrazio per la copia digitale fornita in anteprima!
Titolo: Redemptor #Raybearer 2Autore: Jordan Ifueko
Pagine: 444
Editore: Fazi Editore
Data di pubblicazione: 24 ottobre 2023
Traduttore: Marinella Magrì
"Tarisai ora siede sul trono dell’impero arit e, per la prima volta nella storia, si trova a dover coniugare il potere del Raggio con il ruolo del Redentore. Come da tradizione, l’imperatrice deve formare un concilio di undici persone legate a lei dal Raggio, ma non è facile trovare consiglieri fidati quando ogni giorno porta con sé una nuova minaccia. Inoltre il tempo stringe, perché soltanto quando la sua posizione sarà più salda Tarisai potrà prepararsi a discendere nel mondo degli Inferi e fermare una volta per tutte i terribili sacrifici richiesti dagli abiku. Determinata a portare a termine la sua missione, in un regno sempre più instabile, Tarisai si sente sola: i fratelli e le sorelle di concilio sono distanti, gli spiriti dei Redentori sacrificati in passato la tormentano chiedendo vendetta per i crimini commessi dall’impero, aumentano gli attentati alla sua vita e un attivista che si fa chiamare “il Coccodrillo” sobilla le classi sociali più basse. La giovane imperatrice è sottoposta a una pressione insopportabile e non sa più di chi fidarsi. Quale strada prenderà? Dovrà morire perché venga fatta giustizia? Ma, soprattutto, avrà qualcuno a cui chiedere aiuto nel momento del più estremo bisogno?"
RECENSIONE "REDEMPTOR" DI JORDAN IFUEKO
Non vi lascio sulle spine e vi dico subito che questo libro e questa serie in generale mi ha davvero colpito, tanto da balzare direttamente nella lista delle mie preferite!
Se cercate un fantasy dall’ambientazione originale ed affascinante, ricca di magia e folclore, allora farà al caso vostro! In un panorama dove ormai quasi tutti gli YA si assomigliano questa serie è stata davvero una ventata di aria fresca e la sua conclusione perfetta come mi aspettavo che fosse e forse anche di più!
Vi avverto che trattandosi di un secondo libro inevitabilmente ci potrà essere qualche spoiler su quello precedente!
Siamo in un mondo formato da tredici regni (dodici + uno) ispirati ciascuno ad una diversa parte del mondo riuniti sotto il dominio dell’Impero Aritsar di chiara ispirazione Africana. L’ambientazione è tratteggiata in modo esemplare con delle descrizioni del territorio e delle tradizioni culturali che ti fanno proprio respirare i colori e i profumi di quell’Africa da cui prende origine la nostra storia!
Il Worldbuilding è molto articolato e complesso, ma tutto trova una sua spiegazione, ogni cosa e ogni più piccolo dettaglio troverà il suo proprio posto nel grande disegno generale della storia che ci viene narrata!
L’intero continente è governato dall’Imperatore e dal suo Concilio dei dodici, connessi tramite la magia del Raggio, prerogativa della famiglia reale e che ha la capacità di rendere l’Imperatore immune da ogni tipo di morte. Tarisai è riuscita nella sua impresa di liberarsi dal giogo di un destino prestabilito impostole dalla madre che la voleva strumento di vendetta e a dividere il trono con l’Imperatore Ekundayo, ripristinando la vecchia tradizione volutamente dimenticata di un regno governato congiuntamente da un uomo e da una donna.
Per raggiungere il suo obiettivo di fermare una volta per tutte il periodico sacrificio di migliaia di Redentori, bambini innocenti, ha dovuto però stipulare un patto con i Demoni Abiku, entro due anni dovrà formare un suo proprio Concilio con i dodici regnanti vassalli dell’Impero e poi discendere negli Inferi come un vero Redentore, possibilmente tornando intera e viva!
Da qui riparte la nostra storia: con Tarisai che deve affrontare l’estenuante compito di dover stabilire un legame con gli altri regnanti e farsi da loro amare per poterli ammettere tramite il suo Raggio al nuovo Concilio e contemporaneamente allenarsi e prepararsi alla sua discesa agli Inferi.
Troviamo una Tarisai molto diversa dal primo libro, che ha sì trovato una sua stabilità che però è stata subito messa in discussione. Si sente gravata dal peso opprimente di dover completare la sua missione e fare qualcosa per aiutare i deboli e gli oppressi, quelli che non hanno mai avuto voce in capitolo ed in questo si sente molto sola perché nessuno riesce a comprenderla e a condividere il suo bisogno di giustizia. Si sente incompresa anche da quelli che più dovrebbero amarla, non riesce ancora ad accettare quello che ha dovuto fare in passato e per questo non riesce ad instaurare un legame con gli altri regnanti, come potrebbero infatti amarla se venissero a conoscenza di ogni singolo atto che ha compiuto per raggiungere il suo scopo, se sapessero che razza di mostro è?
E’ divorata dai sensi di colpa, anche per quelli di cui non ha davvero nessuna colpa, e non aiuta il fatto che veda i fantasmi dei bambini redentori che sono morti e che i suoi fratelli di Concilio si siano allontanati per far fronte alla minaccia di una ribellione dei nobili in atto per i cambiamenti apportati proprio da Tarisai.
Ammetto di aver un po’ patito l’iniziale lentezza, l’ho trovato molto più statico del primo, per almeno le prime cento pagine sembra non succedere niente e non si capisce dove si voglia andare a parare. Ho patito anche la ‘pesantezza’ di Tar che davvero in alcuni momenti si stenta a riconoscere, diciamo che la parte dei suoi dilemmi personali di inadeguatezza l’ho trovata troppo ripetitiva e lunga. La salvo però per il suo bellissimo percorso di crescita, della presa coscienza di sé e del suo valore e per la consapevolezza che chiedere aiuto non ci debba per forza far sentire sminuiti, in nessun modo.
Mi aspettavo inoltre che la parte ambientata all’inferno occupasse molto più spazio e soprattutto che avvenisse molto prima anziché solo nelle ultime pagine del libro, ma nonostante ciò non l’ho trovata comunque gestita in malo modo o in modo affrettato, ha avuto il giusto peso e la giusta attenzione. E per fortuna la seconda parte del libro acquista un ritmo che non ti fa venire voglia di mettere giù il libro nemmeno per un secondo!
Ci sono sempre molti personaggi, ed anche molti nuovi, e questo come per il primo libro ne penalizza la caratterizzazione di alcuni di cui praticamente sappiamo solo il nome ed è un peccato perché ero molto curiosa di saperne di più. La parte romantica continua ad essere appena accennata in modo molto delicato e romantico, c’è una specie di triangolo mai nato per davvero, cosa che ho apprezzato molto, perché non è fine a se stesso, ma naturale per il contesto in cui è inserito, perfetto per le dinamiche della storia.
Si parla di tanti temi: della normalità di non voler avere dei figli, di asessualità, di perdita e lutto, di lotta per l’uguaglianza, di depressione e suicidio!
C’è tanto di tutto nella nostra storia e tutto trova un suo completamento pur con le sue tante ingenuità, resta comunque molto da esplorare con un altro possibile libro, lo spero davvero tanto e incrocio le dita!
Non saprei dire se questo secondo mi sia piaciuto più o meno del primo, non riesco a scinderli per una votazione disgiunta, per me resta una serie a cinque stelle, bella, potente ed evocativa!
Superconsigliata!
5⭐⭐⭐⭐⭐
Alessia @nyn_82_and_her_booksworld
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