La recensione di oggi riguarda "Il principe d'acciaio" di V. E. Schwab, il primo volume della serie di graphic novel Shades of Magic, ambientate molti anni prima la trilogia A darker shade of magic e con protagonista Maxim, il padre di Rhy.
Titolo: Il principe d'acciaioRecensione "Shades of Magic. Il principe d'acciaio" di V. E. Schwab
Lo dirò senza giri di parole, anche perché se mi seguite su instagram lo sapete già: questa graphic novel non mi è piaciuta.
Ho letto i primi due volume della serie A darker shade of magic (in italiano "Magic" e "Legend") e, nonostante i difetti, li ho apprezzati e sono abbastanza curiosa di leggere il terzo volume e capire come si concluderà la trilogia. Ero anche particolarmente curiosa di leggere questa graphic novel prequel perché speravo che andasse ad approfondire alcuni aspetti che nella trilogia principale sono trattati in modo un po' approssimativo.
Purtroppo non lo fa. Il principe d'acciaio è una storia molto superficiale, frettolosa e a tratti confusa. Ho riscontrato problemi non solo nella sceneggiatura, ma anche nelle illustrazioni e, visto che parliamo di una graphic novel, questi due aspetti camminano di pari passo. Ora, a me dispiace criticare le tavole perché riesco ad immaginare l'immenso lavoro che c'è dietro, però questo stile è così caotico che non si capisce un tubo. A parte che molti personaggi sembrano avere lo stesso volto, tant'è che in alcune scene non si capiva benissimo chi stesse facendo cosa, lo stile sembra quasi abbozzato e questo genera una gran confusione. Buona parte della storia non si capisce praticamente nulla.
A non convincermi nemmeno le palette di colori utilizzate. La trilogia di ADSOM descrive una Londra che mi sono sembra immaginata viva e colorata. E' vero che qui l'ambientazione cambia (siamo a Verose), che la città descritta è fatta di vicoli bui e malavita, però avrei accettato queste tonalità cupe solo se lo stile fosse stato più pulito perché il risultato della combinazione tra i due è una graphic novel poco chiara.
L'unica cosa che mi è piaciuto dello stile è come viene rappresentata la magia, uno spiraglio di luce in mezzo a tutta quella cupezza.
Come dicevo, illustrazioni e sceneggiatura camminano di pari passo, quindi avendo avuto difficoltà con le tavole di conseguenza ho avuto anche difficoltà a comprendere il testo, seppur non sia il massimo nemmeno questo. Ho sempre pensato che la Schwab fosse brava, ma che non si applicasse abbastanza e sinceramente ho avuto anche qui una conferma. L'idea c'è ed è buona, ma la differenza è che nel romanzo può utilizzare le descrizioni come tappabuchi, mentre nelle graphic novel no. E visto che qui mancano le descrizioni si nota benissimo la debolezza della storia.
Ma qui il problema non è solo la trama povera di eventi, ma anche il fatto che alcune questioni si risolvono in una pagina (senza nemmeno capire come... ), il passaggio da una scena all'altra in modo poco chiaro e fluido, personaggi appena abbozzati (e non parlo solo dal punto di vista stilistico)...
Insomma, ci sono fin troppi difetti per poter anche solo dare la sufficienza. Lo avrei fatto solo se fosse stata una lettura piacevole e coinvolgente, ma per gran parte della storia non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Un grandissimo peccato.
Valutazione: 2 stelle
Cosa ne pensate di questo libro? Sono molto curiosa. Non mi aspettavo davvero di dover dare un voto così basso a questa graphic novel...
Seguite il review party magari per leggere pareri diversi dal mio e farvi un'idea!
ciao, a me i disegni sono piaciuti, anche tanto, sono meno esperta ma nell'insieme mi hanno trasmesso l'atmosfera. Non ho invece apprezzato molto la storia, l'ho trovata trovata troppo scarna e non ha colmato le lacune come dicevi tu. Nell'insieme non mi è dispiaciuta ma neanche mi ha fatto entusiasmare, magari con i seguiti andrà meglio
RispondiEliminaPeccato, aveva del potenziale.
RispondiEliminaI disegni ad una prima occhiata non mi sembrano male, ma a questo punto non credo che lo leggerò.