Oggi parliamo di "Serpent & Dove. La strega e il cacciatore" di Shelby Mahurin. Non ho letto il libro perché purtroppo non ne ho avuto il tempo, però facevo già parte dell'evento organizzato da Silvy (We found Wonderland in Books) qualche mese fa, quindi ho deciso di intervistare le blogger che lo hanno letto, facendo loro delle domande sulla storia per capire se effettivamente possa fare per me (e per voi).
Ci tengo a specificare che questo evento non è in collaborazione con la casa editrice!
Le blogger che hanno risposto alle domande, oltre Silvy, sono: Maria Cristina (Chronicles of a bookaholic), Clarissa (Words of books), Elena (Sunflakes), Franci (Coffee&Books), Deborah (Debs' court of dreams), Anita (L'ora del libro).
Prima di passare all'intervista, vi lascio tutte le informazioni sul libro.
Titolo: Serpent & Dove. La strega e il cacciatoreEditore: HarperCollins
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Una strega e un cacciatore di streghe legati nel sacro vincolo del matrimonio. Quella storia poteva andare a finire in un unico modo: un palo e un fiammifero.
Due anni fa, Louise Le Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo.
Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, ma un perverso scherzo del destino li costringe a un’unione impossibile: il santo matrimonio. Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile.
1) Ciao ragazze, benvenute su Divoratori di libri. Iniziamo subito con una domanda (forse) semplice, o meglio, una richiesta: descrivetemi il libro con una sola parola!
MARIA CRISTINA: Serpent & Dove è magnetico! Attira il lettore e si divora tutto d'un fiato!
SILVY: La prima parola che mi viene in mente pensando a Serpent & Dove è “enemies-to-lovers”, perché ammetto che è un trope che mi attira come una calamita. Però se dovessi scegliere un aggettivo direi “ammaliante”.
CLARISSA: Descriverlo con una sola parola è abbastanza difficile ma il concetto che più ci si avvicina è "gli opposti si attraggono" 😊
ELENA: So che non è una parola sola, ma “romance con streghe” è ciò che mi viene in mente quando penso a questo libro.
FRANCI: Se dovessi descrivere il romanzo con una sola parola, direi "misterioso", per l'atmosfera che aleggia sin dalle prime pagine.
DEBORAH: Coinvolgente. Questa è la sensazione che ho provato sin dalla prima pagina--è un libro che ha saputo trasportarmi nel suo mondo con una facilità assurda!
ANITA: Ciao! Che bello essere qui. Wow, si parte con una domanda sicuramente non semplice. Vediamo… La prima a venirmi in mente è "conturbante".
2) In breve, di cosa parla questo libro? Quali sono i temi principali che vengono affrontati e in generale i punti di forza?
MARIA CRISTINA: Questo romanzo racconta di Lou, una giovane strega in fuga dal suo passato, e di Reid, uno chasseur ovvero un cacciatore di streghe tutto d'un pezzo. All'inizio i due sembrano agli antipodi ma la verità è che man mano che tolgono la corazza, diventano più simili, si avvicinano. Credo che sia la personalità dei protagonisti e le loro interazioni il vero punti di forza del romanzo, anche perchè non è molto approfondito nella parte fantasy.
DEBORAH: Parla di due personaggi con background molto diversi - una strega e un cacciatore - che a causa di un equivoco sono costretti a sposarsi, e dunque a convivere. Tra i temi principali abbiamo l'amore, l'amicizia, la famiglia, il bigottismo e la magia. Il maggior punto di forza è sicuramente il romance tra i due protagonisti e il modo divertente in cui l'autrice narra alcune dinamiche.
3) La protagonista, Lou, è una strega. Come viene trattata questa figura? E cosa sapete dirmi sulla sua congrega?
MARIA CRISTINA: Lou riveste un ruolo molto speciale nella sua congrega. La magia che esercita richiede sempre sacrificio e forza di volontà, non è un semplice dono. Si tratta di ricevere in funzione del dare. Il rapporto con le sue sorelle è difficile e nella storia scopriremo perché. Le streghe in generale sono odiate, bistrattata, umiliate ma attirano, sono potenti e affascinanti.
CLARISSA: Si, Lou è una strega e in particolare fa parte della congrega delle Dame Blanche. Ogni congrega ha le sue caratteristiche e non vedo l'ora di approfondire ancora di più il loro mondo. Una cosa però che le accomuna tutte è che per praticare la magia devono sempre "sacrificare" qualcosa.
ELENA: Sì, Lou è una Dama Bianca. Le Dame Bianche sono una delle due congreghe importanti nel romanzo e il loro potere si basa su un principio di equilibrio: ogni incantesimo deve avere un prezzo da pagare. All'interno della sua congrega Lou rivestiva un ruolo molto importante, ma ora è scappata quindi...
FRANCI: In questo romanzo le streghe vengono perseguitate, ma quello che più stupisce è che ogni donna viene considerata una possibile minaccia.
DEBORAH: Esistono due tipologie di streghe in questo mondo - le Dames Blanches e le Dames Rouges: le streghe che praticano la magia degli elementi, e le streghe che praticano la magia di sangue. Ho apprezzato molto il tema dell'equilibrio e del "prezzo da pagare" in questo sistema magico.
4) Il protagonista, Reid, invece è un cacciatore. Anche questa è una figura che ha a che fare con il sovrannaturale o è un semplice umano?
MARIA CRISTINA: Reid è un cacciatore di streghe, cresciuto come orfano ma con un'altissima moralità.
ELENA: Sì, Reid è un cacciatore di streghe. I cacciatori però non hanno nulla di magico.
DEBORAH: Se non ricordo male Reid ha soltanto a disposizione un'arma magica per uccidere le streghe, ma gli chasseur sono umani e nemici delle streghe generalmente.
5) Mi pare di capire che ci siano due punti di vista. Quale avete apprezzato di più? Quali sono le qualità che ve lo hanno fatto piacere? E quali i difetti che vi hanno fatto apprezzare meno l'altro?
MARIA CRISTINA: Mi è piaciuto leggere i pensieri di entrambi. Lou è sfacciata e spassosa, Reid è premuroso e coraggioso. Entrambi si trovano su fuochi incrociati e nessuno dei due intende perdere terreno. Questo li rende a volte troppo testardi.
CLARISSA: I due punti di vista sono entrambi molto belli ma se dovessi sceglierne uno solo forse opterei per quello di Reid, mi piacciono molto i POV maschili e Reid anche se è molto testardo e un po' "bigotto" fa risaltare il suo lato tenero e impavido che mi hanno conquistata da subito!
ELENA: Il pov che ho apprezzato di più è quello femminile, Lou è caparbia ma anche molto divertente. Anche quello di Reid è interessante, specie quando sviluppa un interesse per Lou.
ANITA: Reid, senza ombra di dubbio. Aspettavo con ansia di arrivare ai suoi capitoli. Abituata a calarmi nelle voci e nelle vite di protagoniste femminili, trovo sempre più stimolante quando accade il contrario. Più insolito, anche. Ero curiosa di scoprire come se la fosse cavata l'autrice e quanto fosse riuscita a strutturare e distinguere le due personalità. Per rispondere alla domanda sulle qualità, invece, direi l'evoluzione che subisce. È un processo ben più evidente e interessante rispetto a quello di Lou (che in un qualche modo prevediamo). Reid affronta i suoi tempi e dubita delle sue convinzioni con una consapevolezza che deriva da un'osservazione diretta, da un lavoro introspettivo profondo e dall'intromissione prepotente di un sentimento che lo irretisce nei modi più pericolosi e irresistibili. Poi è di quei male characters che fanno i duri e fissano torvi. Mi conquistano piuttosto agevolmente. La pausa perfetta a letture e/o personaggi più impegnativi.
Per finire, i difetti dell'altro. Lou, quella piccola criminale… Ci sono stati momenti in cui mi ha fatto sudare cento camicie per starle dietro e trattenere la voglia di tirarle le orecchie. La sua impulsività era una nota di merito se pensiamo ai nemici con cui si confronta (non solo esteriori ma soprattutto interiori) e alle complicazioni che subisce la trama, ma dall'altra parte la rendeva schiava di emozioni indomite che finivano per spingerla a prendere decisioni incoscienti e/o del tutto fuori luogo. (Gliele ho perdonate, se ve lo steste chiedendo.)
6) La storia d'amore, se ho ben capito, ha un ruolo importante. Parliamo inoltre di uno dei cliché preferiti da molti lettori, l'enemies to lovers. Da 1 a 10, quanto angst c'è in questo libro?
7) Se doveste mettere a confronto i protagonisti di Serpent & Dove con quelli di altre storie (libri, serie tv, film), chi vi viene in mente?
8) In quale epoca è ambientato il libro? E quali sono i luoghi principali in cui si svolgono le vicende? C'è qualche posto che ha un'importanza particolare?
MARIA CRISTINA: Il libro è ambientato in un piccolo paesino medioevale che ricorda la Francia. L'ambientazione francofona si avverte anche nei nomi delle streghe, chiamate Blanche e Rouge a seconda della propria magia.
DEBORAH: Il libro è stato pubblicizzato come ambientato nel sedicesimo o diciassettesimo secolo, ma a me ha dato più vibes medievali. È comunque una Francia fantastica ispirata al periodo storico dell'Inquisizione. L'azione si svolge principalmente nel castello dei cacciatori, ma abbiamo anche altri luoghi importanti sparsi nella città di Cesarine.
9) Come descrivereste lo stile dell'autrice?
MARIA CRISTINA: Lineare, scorrevole.
CLARISSA: Lo stile dell'autrice è molto scorrevole e capace di catturare, soprattutto con i dialoghi. Non ci si annoia mai in un dibattito tra Lou e Reid ❤
ELENA: Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole
FRANCI: Lo stile dell'autrice è abbastanza scorrevole, le descrizioni non appesantiscono il romanzo ma viene dato molto spazio alla storia d'amore, dunque ai protagonisti e alle dinamiche tra loro due.
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