Ciao lettori! Oggi vi parlo di Frankenstein di Mary Shelley che ho letto per la The Goose Reading Challenge (link nella sidebar). Sono curiosa di sapere il vostro parere perché a me non ha fatto particolarmente impazzire :(
Titolo: Frankenstein
Autore: Mary Shelley
Pagine: 258
ebook 0,99€ | cartaceo 13,06
Di Frankenstein sapevo ben poco perché oltre a conoscere la storia in linee molto generali, al liceo non abbiamo mai approfondito Mary Shelley e io non ho mai visto le trasposizioni cinematografiche. Quindi non sapevo bene cosa aspettarmi, però in cuor mio ero convinta che mi avrebbe conquistato perché la storia di Frankenstein mi ha sempre affascinato. Ricostruire un corpo umano e riportarlo in vita, di questi tempi sembra quasi qualcosa di possibile.
Inizialmente Victor Frankenstein mi incuriosiva perché per certi aspetti mi ci sono rivista, in particolare per la sua natura curiosa e avida di conoscenza. Incarna lo stereotipo dell'uomo che vuole spingersi oltre i limiti della natura, l'uomo che sacrifica la sua vita per raggiungere il suo obiettivo, ma, come spesso succede, la meta non è poi così entusiasmante, non quanto il percorso.
Avete presente la citazione "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere?". Potremmo riassumere il libro così. L'entusiasmo provato da Victor durante i suoi studi, esperimenti per creare la creatura, scema del tutto quando raggiunge il suo obiettivo e il mostro apre gli occhi.
Per buona parte della storia ho trovato la lettura interessante, però purtroppo il mio entusiasmo ad un certo punto è iniziato a scemare. Ero curiosa di conoscere questo mostro, ma la sua presenza nella storia non è costante. Gran parte della storia è dedicata invece al protagonista Victor e ai suoi sensi di colpa che ok, per un po' potevano starci, ma ad un certo punto non ne puoi più. Diventano ripetiti e noiosi e la lettura diventa pesante. Non che lo stile della Shelley sia noioso, anzi la lettura scorre piuttosto velocemente, solo che quando sembra non esserci un punto di svolta nella storia, è normale che il ritmo cambia, tant'è che ad un certo punto l'ho terminato solo perché non mi piace lasciare i libri a metà.
Sicuramente l'idea di base pensata dalla Shelley è originale e interessante - l'uomo che si spinge oltre i propri limiti dando vita ad una creatura morta - così come la morale, ma oltre questo non mi ha appassionato più di tanto. Sarà stato anche per il fatto che mi aspettavo una storia totalmente diversa. Infatti non credo che stia una storia brutta, anzi, sarà stata colpa mia che mi aspettavo tutt'altro. Magari rileggendolo tra un paio d'anni potrei cambiare idea.
Titolo: Frankenstein
Autore: Mary Shelley
Pagine: 258
ebook 0,99€ | cartaceo 13,06
Capolavoro della letteratura gotica affermatosi con rara potenza nell’immaginario collettivo, dalla sua pubblicazione nel 1818 il romanzo di Mary Shelley non ha mai smesso di eccitare la fantasia di lettori e artisti di tutto il mondo.
Opera fondamentale per lo sviluppo del genere horror e di quello fantascientifico, la storia del giovane Frankenstein che riesce a dar vita a una “creatura” assemblata con parti di cadaveri colpisce ancora oggi per l’attualità delle questioni affrontate, dalla sfida dell’uomo ai limiti posti dalla natura al desiderio di poter sfuggire alla morte. In questa edizione di pregio, il mondo perturbante
del romanzo trova perfetta rappresentazione nelle visioni di Lynd Ward, tra i fondatori della graphic novel statunitense, definito dallo stesso Art Spiegelman “uno dei più eminenti e completi artisti americani”: le sue tavole, straordinarie per drammaticità e forza plastica, esaltano le atmosfere e gli scenari attraverso cui si svolge la folle caccia tra Frankenstein e il mostro, fissando in maniera indelebile la grandiosa visionarietà di un’opera immortale
RECENSIONE
Di Frankenstein sapevo ben poco perché oltre a conoscere la storia in linee molto generali, al liceo non abbiamo mai approfondito Mary Shelley e io non ho mai visto le trasposizioni cinematografiche. Quindi non sapevo bene cosa aspettarmi, però in cuor mio ero convinta che mi avrebbe conquistato perché la storia di Frankenstein mi ha sempre affascinato. Ricostruire un corpo umano e riportarlo in vita, di questi tempi sembra quasi qualcosa di possibile.
Inizialmente Victor Frankenstein mi incuriosiva perché per certi aspetti mi ci sono rivista, in particolare per la sua natura curiosa e avida di conoscenza. Incarna lo stereotipo dell'uomo che vuole spingersi oltre i limiti della natura, l'uomo che sacrifica la sua vita per raggiungere il suo obiettivo, ma, come spesso succede, la meta non è poi così entusiasmante, non quanto il percorso.
Avete presente la citazione "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere?". Potremmo riassumere il libro così. L'entusiasmo provato da Victor durante i suoi studi, esperimenti per creare la creatura, scema del tutto quando raggiunge il suo obiettivo e il mostro apre gli occhi.
Per buona parte della storia ho trovato la lettura interessante, però purtroppo il mio entusiasmo ad un certo punto è iniziato a scemare. Ero curiosa di conoscere questo mostro, ma la sua presenza nella storia non è costante. Gran parte della storia è dedicata invece al protagonista Victor e ai suoi sensi di colpa che ok, per un po' potevano starci, ma ad un certo punto non ne puoi più. Diventano ripetiti e noiosi e la lettura diventa pesante. Non che lo stile della Shelley sia noioso, anzi la lettura scorre piuttosto velocemente, solo che quando sembra non esserci un punto di svolta nella storia, è normale che il ritmo cambia, tant'è che ad un certo punto l'ho terminato solo perché non mi piace lasciare i libri a metà.
Sicuramente l'idea di base pensata dalla Shelley è originale e interessante - l'uomo che si spinge oltre i propri limiti dando vita ad una creatura morta - così come la morale, ma oltre questo non mi ha appassionato più di tanto. Sarà stato anche per il fatto che mi aspettavo una storia totalmente diversa. Infatti non credo che stia una storia brutta, anzi, sarà stata colpa mia che mi aspettavo tutt'altro. Magari rileggendolo tra un paio d'anni potrei cambiare idea.
Adesso sono curiosa di conoscere il vostro parere! :)
Non l'ho letto ma è in lista da sempre. Prima o poi arriverà anche il nostro momento <3
RispondiEliminaSicuramente a te piacerà XD ormai ho capito che abbiamo gusti diversi XD
EliminaIo l'ho letto in inglese per la scuola. Per quanto mi ricordo è stata una ottima lettura, con spunti interessantissimi *_*
RispondiEliminaio sicuramente lo leggerò nuovamente perché sono consapevole del fatto che non sia un libro brutto. Magari questa seconda volta l'ho vedrò con occhi diversi :)
EliminaCredo di avere questo libro in lista da almeno una decina di anni xD Devo leggerlo prima o poi!
RispondiEliminaAllora non farti influenzare dal mio giudizio perché non è un libro brutto :D
EliminaL'avevo letto qualche anno fa per il mio corso di inglese e non mi era dispiaciuto, anche se non mi aveva neanche preso poi così tanto. Le parti che mi erano piaciute di più erano quelle dove la creatura (non ci riesco a chiamarlo mostro perché mi ha fatto troppa tenerezza in certi momenti) stava da sola, prima di vendicarsi di Victor, oppure quando viveva vicino a quella famiglia, anche se non ricordo bene tutti i particolari.
RispondiEliminaComunque, se non lo hai fatto, ti consiglio di vederti il film con De Niro! Ne ho visti un po' di film su Frankestein e questo è quello che mi è piaciuto di più :D
Qualche film lo vedrò sicuramente,anche se quelli un po' datati mi spaventano sempre ^^"
EliminaTi consiglio di guardare il film su Mary Shelley del 2017 e rileggere il libro. Avrai tutta un'altra aspettativa:)
Eliminalo farò sicuramente, grazie :)
EliminaL'ho letto proprio il mese scorso, con le tue stesse premesse, e anche io l'ho trovato un pochino deludente, soprattutto in considerazione della sua fama protratta nel tempo.
RispondiEliminaQuello che mi ha colpito moltissimo è stato il pregiudizio da parte di Frankenstein nei riguardi della sua creatura, che siccome era brutta, allora doveva essere di certo anche cattiva.
Per il resto, penso ci siano classici capaci di penetrarti nel cuore molto più a fondo.
Sono d'accordo su tutto!
EliminaIl pregiudizio delle persone, e in particolare quello di Victor, ha colpito molto anche a me.
Anch'io l'ho letto da poco (non mi ricordo in che mese, ma l'ho letto solo nell'anno passato) e, anche se era molto diverso da quello che mi aspettavo, mi è comunque piaciuto molto. Ma le aspettative che avevo erano davvero fuorvianti!!
RispondiEliminasecondo me a fregarci sono state proprio le aspettative!
EliminaIo l'ho trovato un bel libro... Sicuramente non tra i miei classici preferiti, ma l'idea e la storia l'ho trovata davvero interessante!
RispondiEliminaQuesto sicuramente :)
EliminaDEvo leggerlo. Anche se sinceramente pensavo ti fosse andata peggio X"D
RispondiEliminasono state le aspettative a fregarmi ^^"
EliminaCome già sai lo ho letto parecchi anni fa e lo ho apprezzato soltanto a metà, più che altro per l'idea di base. Purtroppo come ti avevo detto, non mi ha presa molto per via dei suoi toni molto lenti e cupi. Insomma, è quasi deprimente
RispondiEliminaahahah sì, un po' lo è XD
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