La piena è il primo volume della saga di Blackwater, una serie familiare con tinte horror e soprannaturale. E' un'opera dello scrittore americano Michael McDowell, e si compone di 6 libri che sono stati pubblicati a partire dal 17 Gennaio 2023 da Neri Pozza con cadenza bisettimanale fino alla pubblicazione dell'ultimo volume il 28 Marzo 2023, così come voluto dall'autore. Ad oggi tutti i volumi sono stati pubblicati.
Titolo: La Piena
Autore: Michael McDowell
Pagine: 256
Anno: 2023
Editore: Neri Pozza Beat"1919. Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi fin nel cuore dei Caskey."
Ero molto curiosa di leggere questi libri, sono stati pubblicizzati un po’ su tutti i canali social, creando interesse sia sulla trama ma sfruttando soprattutto la bellezza delle copertine, che a mio parere sono davvero opere d’arte. Il minimalismo delle copertine recenti è un ricordo lontano, queste sono piene di dettagli e decori intricati, con scritte e disegni in rilievo con lamine dorate. Credo siano i libri con le copertine più belle che posseggo.
La saga è ambientata negli Stati Uniti del 1919, nella cittadina di Perdido in Alabama, che si sviluppa accanto alla confluenza di due fiumi, il Perdido e il Blackwater, che saranno due personaggi centrali durante tutti i volumi.
Il primo volume, La Piena, inizia con l’esondazione dei fiumi che sommergono la città, e una donna che appare misteriosamente in una delle stanze dell’hotel che si pensava vuoto a causa dell’inondazione.
Elinor Dammert, una misteriosa donna dagli inusuali capelli rossi, stravolgerà la vita di tutti gli abitanti della cittadina, ma in particolare della famiglia Caskey, una tra le più ricche famiglia del luogo, proprietari di una segheria.
Questo primo volume non è tanto incentrato sulla trama o su avvenimenti eclatanti, oltre alla comparsa di Elinor, ma si prende il suo tempo nel presentarci tutti i personaggi principali: la matriarca della famiglia Caskey Mary-Love, che si presenta subito come una donna decisa che non la manda a dire a nessuno, un’esperta nel manipolare tutte le persone per fargli fare ciò che lei ritiene sia giusto, partendo proprio da sua figlia Sister e da suo figlio Oscar. Questo suo carattere andrà a scontrarsi con quelli di Elinor sin dal primo momento in cui entrerà nelle loro vite, grazie ai sentimenti che nasceranno tra lei ed Oscar.
Oscar Caskey è colui che trova Elinor nella stanza d'hotel, ed è anche colui che verrà totalmente ammaliato da lei. E' molto legato alla sua famiglia, ma la relazione con Elinor inizierà a creare delle piccole spaccature nella relazione con la madre e con la sorella, che non hanno mai accettato appieno la comparsa improvvisa della donna nella loro vita.
Elinor resta un personaggio avvolto nel mistero, con i documenti spariti nella piena e le incongruenze nei racconti sulla sua famiglia. Tutto questo sembra non essere notato dai più, ma da Mary-Love si, che sarà man mano sempre più ostile nei suoi confronti.
Con la lettura del primo volume possiamo farci una prima idea dei personaggi e di come interagiscono tra loro, ma si capisce anche che avranno una grande evoluzione durante i volumi successivi. Una parte importante che emerge è il ruolo del fiume, l'atmosfera che crea e lo strano attaccamento di Elinor nei suoi confronti.
Devo dire che questo libro non ha però soddisfatto a pieno le mie aspettative. Per quanto i primi libri sono sempre introduttivi, specie di una saga così lunga, questo testo l’ho trovato forse un po’ troppo introduttivo. Probabilmente un po’ troppo lento, un po’ troppo riflessivo, ma fortunatamente di una giusta lunghezza che non ha portato una noia eccessiva.
I personaggi sono tanti, e mi ci è voluto un momento per ricordarmi chi fosse parente/amico/conoscente di chi, contando che non tutti i personaggi appaiono spesso. Ho trovato per questo molto utile l’inserimento della solita cartina della città nelle prime pagine del testo, ma anche di piccoli alberi genealogici per andare a ricontrollare i collegamenti tra personaggi.
L’atmosfera direi è la carta vincente del libro, e di quelli che ho letto fin ora. Perdido sembra quasi una normale cittadina, ma nel momento in cui si passa ai momenti di Elinor, si inizia a percepire un’aria più pesante, c’è qualcosa su di lei che sfugge non solo ai personaggi ma anche al lettore. Un personaggio ambiguo che sembra stare sia dalla parte del bene che del male. Una complessità che mi è piaciuta moltissimo, è una delle poche volte dove non riesco a capire minimamente che piega prenderà il finale.
Ho dato a questo libro 3 stelle, perché se anche è un buon inizio, sono sicura che i libri successivi meriteranno di più.
Con la lettura del primo volume possiamo farci una prima idea dei personaggi e di come interagiscono tra loro, ma si capisce anche che avranno una grande evoluzione durante i volumi successivi. Una parte importante che emerge è il ruolo del fiume, l'atmosfera che crea e lo strano attaccamento di Elinor nei suoi confronti.
Devo dire che questo libro non ha però soddisfatto a pieno le mie aspettative. Per quanto i primi libri sono sempre introduttivi, specie di una saga così lunga, questo testo l’ho trovato forse un po’ troppo introduttivo. Probabilmente un po’ troppo lento, un po’ troppo riflessivo, ma fortunatamente di una giusta lunghezza che non ha portato una noia eccessiva.
I personaggi sono tanti, e mi ci è voluto un momento per ricordarmi chi fosse parente/amico/conoscente di chi, contando che non tutti i personaggi appaiono spesso. Ho trovato per questo molto utile l’inserimento della solita cartina della città nelle prime pagine del testo, ma anche di piccoli alberi genealogici per andare a ricontrollare i collegamenti tra personaggi.
L’atmosfera direi è la carta vincente del libro, e di quelli che ho letto fin ora. Perdido sembra quasi una normale cittadina, ma nel momento in cui si passa ai momenti di Elinor, si inizia a percepire un’aria più pesante, c’è qualcosa su di lei che sfugge non solo ai personaggi ma anche al lettore. Un personaggio ambiguo che sembra stare sia dalla parte del bene che del male. Una complessità che mi è piaciuta moltissimo, è una delle poche volte dove non riesco a capire minimamente che piega prenderà il finale.
Ho dato a questo libro 3 stelle, perché se anche è un buon inizio, sono sicura che i libri successivi meriteranno di più.
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