Buongiorno lettori, oggi vi lascio la recensione di ‘Nightbitch, bestia di notte’ di Rachel Yoder, di cui ringrazio la casa editrice per la copia digitale gentilmente fornita in anteprima, un libro che è stato tra i più chiacchierati esordi letterari degli ultimi anni e di cui arriverà presto un film con Amy Adams!
Autore: Rachel Yoder
Pagine: 250
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 26 settembre 2023
Traduttore: Veronica Raimo
"La laurea in un'università prestigiosa, un certo talento artistico, l'impiego come direttrice di una galleria locale. Poi, due anni fa, è arrivato il bambino. E dopo un disastroso tentativo di tornare al lavoro – il lavoro dei suoi sogni! – affidando il piccolo all'asilo nido, hanno deciso che era meglio se lei rimaneva a casa. E adesso il marito è sempre via per affari, la chiama da lontane stanze d'albergo, e lei si sente sola, esausta. Fino a che una notte succede qualcosa. Il suo corpo inizia a cambiare, la nuca si ricopre di una peluria sempre più folta. I canini si affilano. Sul fondoschiena le spunta una cosa che, sembra assurdo, pare proprio una coda… Sempre più smarrita e in preda a istinti animaleschi, la donna cerca informazioni su quello che le sta accadendo e si imbatte in uno strano libro, Guida illustrata alle donne magiche. Si trova così invischiata in un enigmatico gruppo di mamme che potrebbero non essere esattamente ciò che sembrano. Un romanzo scandalosamente originale che parla di arte, potere e femminilità sotto le vesti di una fiaba caustica. Un libro nel quale riconoscersi, che vi farà venir voglia di ululare. E dovreste farlo. Dovreste ululare quanto vi pare e piace."
Recensione "Nightbitch" di Rachel Yoder
Una lettura decisamente strana e particolare, a tratti disturbante, ma che porta molto a riflettere su un tema importante, quello della maternità e del ruolo della donna nella società.
Vi avverto che ci sono diverse scene piuttosto violente nei confronti degli animali, soprattutto una che mi ha dato non poco fastidio, credo sia giusto saperlo, non è per tutti!
La protagonista è la ‘madre’, non ne viene fatto mai il nome, in questo libro i nomi non sono importanti, perché quello che identifica i personaggi è proprio il loro ruolo. Una donna intelligente, colta, laureata, che lavora nell’ambito dell’arte, piena di vita e di interessi che smette di essere considerata una donna quando diventa madre. L’essere madre prende il sopravvento su tutto, esiste solo quello e null’altro è altrettanto importante né considerato di valore.
Da quel momento tutto cambia perché la madre non ce la fa a sopportare di seguire contemporaneamente la vita lavorativa e quella familiare e visto che il ‘marito’, che ha un lavoro meglio pagato, non può certamente lasciare il lavoro ovviamente spetta pertanto a lei. Un marito che lavora tutta la settimana fuori città e che nel fine settimana quando torna a casa ‘poverino’ è stanco e non può alzare nemmeno un dito per aiutare la madre! Una madre che praticamente nonostante abbia dovuto lasciare il lavoro effettivo in realtà si trova con un altro lavoro molto più gravoso e non retribuito che la impegna per ventiquattr’ore, sette giorni su sette e non le consente di avere mai una pausa dal ‘figlio’!
La madre avendo ormai come unico scopo nella vita prendersi cura del figlio e nessun aiuto attraverserà diversi fasi: il dolore, la noia, la stanchezza, la depressione, la rabbia, la rassegnazione, la ribellione, la violenza.
Perché la società vuole a tutti i costi tarpare le ali alle donne, che devono solo essere bravi madri a casa propria e farselo andare bene, devono reprimere la bellezza del proprio essere e del loro potere di dare la vita abbandonando i loro sogni e ambizioni!
In una sorta di favola dark la madre finirà per perdere la presa sulla realtà e trasformarsi in una creatura canina con tanto di peli, coda e zanne, in una Bestia di notte, che l’aiuterà ad esprimere le proprie emozioni animalesche e ad esprimere la propria creatività!
Ammetto che mi aspettavo qualcosa di leggermente diverso, la scrittura è scorrevole, ma visto l’argomento trattato e il modo in cui viene fatto mi aspettavo un maggior humor, anche nero, una maggiore componente satirica vista la critica alla nostra società, cosa che invece non ho trovato. L’idea è davvero geniale, raccontare della maternità e della considerazione che ne ha la società in modo folle e surreale. L’autrice è stata brava nel riuscire a farci provare tutte le emozioni della protagonista, è stato facile immedesimarsi nei suoi problemi e difficoltà perché sono comuni a molti di noi. Si parla di argomenti importanti, della delicata situazione anche mentale in cui si trovano le neo mamme e le madri in generale, la disparità dei sessi in ambito genitoriale, il conflitto tra l’immenso amore per un figlio e la rabbia per la perdita della propria identità come persona e la rinuncia alle proprie ambizioni. Un inno a prendere coscienza della propria parte più animalesca e libera, a non vergognarsi di nulla e ad essere libere di vivere come vogliamo!
Un libro per questo molto veritiero e sconvolgente, ma nell’insieme comunque piuttosto pesante, seppur abbastanza breve l’ho trovato a tratti noioso e ripetitivo, se fosse stato un racconto secondo me sarebbe stato più efficace e diretto il suo messaggio!
3,5⭐⭐⭐
Alessia @nyn_82_and_her_booksworld
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