Che con un blog si possa guadagnare ormai lo sa pure mia nonna.
Io avevo sentito qualche voce quando avevo creato Divoratori di libri (cinque anni fa), ma ero un po' incredula, per non parlare del fatto che non mi interessasse completamente l'argomento, principalmente perché il mio blog era una sorta di diario in cui potevo cazzeggiare in santa pace. Questo prima che crescesse e diventasse qualcosa di più.
Bazzico ormai da anni su siti di web marketing e simili e sento parlare tantissimo di come molti trasformano la loro passione in un lavoro. Be', sicuramente non sarà per tutti una passione, ma bello fare soldi facili, no? Se solo fosse davvero facile.
In questo post non voglio (1) fare polemica, (2) spiegarvi come si fa a guadagnare - anche se alcuni metodi dovrò citarli per forza di cose - perché non è il luogo adatto, ma fare un confronto e spiegarvi alcune scelte che ho fatto negli ultimi tempi.
Un altro metodo per fare qualche soldino è affiliarsi con un sito e-commerce. Io lo sono con amazon (in realtà anche con ibs, feltrinelli, mondadori.. ma è troppo complicato per me) e ogni volta che qualcuno acquista un prodotto tramite i miei link prendo una piccola percentuale. Non è sicuramente tantissimo, perché parliamo del 7% circa (quindi su un ebook di 0,99€, guadagno 0,07€) e non è nemmeno tanto facile perché ormai tutti sono consapevoli del fatto che spesso un link che rimanda ad un prodotto è un link che ci farà guadagnare qualcosa (e, fidatevi, sono tanti quelli che se ne stanno alla larga). Tra l'altro quelli che leggono le recensioni spesso sono persone che hanno già letto il libro.
Un altro metodo è google adsense, ma anche con questo è difficile se hai un blog di libri. Secondo alcuni il pubblico di un blog letterario è abbastanza intelligente da non cliccare sui banner pubblicitari (giuro, ho letto un articolo al riguardo tempo fa). Ma in generale secondo me è complicato perché nei banner pubblicitari spesso si clicca per errore, nessuno o comunque pochi lo fanno di loro spontanea volontà. Quindi anche con questo devi avere una botta di culo enorme (scusate il francesismo).
Inoltre con questi due metodi, affiliazioni e adsense, spesso devi raggiungere un tot di euro prima che i soldi arrivino sul tuo conto. Con amazon parliamo di 25€ come soglia minima, con adsense 70€ (che, almeno per quel che mi riguarda, è abbastanza difficile, specie se, quando va bene, guadagni un 0,01€ al giorno).
Un'altra alternativa sono i post sponsorizzati. Praticamente quando ti pagano (oppure ti regalano qualcosa, come nel caso delle case editrici) per scrivere un articolo. Per i blogger di libri è un argomento scottante perché se hai un blog di lifestyle e ti pagano per parlare di un determinato argomento va bene, però se hai un blog di libri e viene pagato per scrivere qualcosa è un reato. Non parlo di recensioni a pagamento, anche se non sarebbe tanto sbagliato, visto ché, come ho già scritto, alcune categorie di blogger\youtuber vengono appunto pagati. Vero che molti blogger scrivono solo recensioni positive quando ricevono una copia gratuita, quindi figuratevi se dovessero essere pagati (oltre a ricevere la copia, intendo). E' anche vero però che è compito del lettore capire se della recensione scritta ci si possa fidare o meno. Per quanto riguarda le recensioni a pagamento in generale però, sono divisa a metà. Nel senso che io non chiederei mai soldi perché non mi sento di avere le giuste competenze per poter essere pagata, ma dall'altro lato non mi dispiacerebbe avere un compenso (che nel mio caso sarebbe una copia decente del libro, che non dico deve essere per forza in cartaceo, anche se è preferibile, ma basta che non sia in pdf). Parlo di essere pagata soprattutto quando facciamo articoli su richiesta, vale a dire segnalazioni e approfondimenti.
Lo scorso anno, sul mio secondo blog, A girl of winterfell, ho pubblicato due post sponsorizzati (non recensioni di prodotti). Ammetto che ero super ansiosa perché avevo paura che chi mi leggesse pensasse che quei due articoli fossero "strani", ma in realtà alla fine è andata benissimo. Mi è stato detto l'argomento e lo scopo dell'articolo e, dopo essermi informata, ne ho parlato semplicemente come avrei fatto se non fossi stata pagata (e cercando si essere un minimo professionale, ovvero non ho scritto parolacce). Anzi mi sono pure divertita a scriverli perché è stata una sorta di sfida per me.
Da qualche giorno allora ho deciso che alcuni articoli (segnalazioni e approfondimenti su richiesta) qui su Divoratori di libri saranno a pagamento. Sinceramente trovo che le segnalazioni siano una vera e propria scocciatura, in primis per me che devo scrivere un post in cui non posso apportare un mio contributo (dovendo fare copia e incolla, cosa volete che io aggiunga, oltre una piccola introduzione?). Quindi perché dovrei pubblicare un articolo che mi interessa poco e che mi sottrae tempo?
Ecco perché ho deciso di mettere dei prezzi (trovate tutti i dettagli in sponsorizzazione). E siccome mi sembra sempre brutto quando devo essere pagata, anche per qualcosa che mi merito, ho deciso di fare le cose per bene. Ovvero oltre alle segnalazioni, pubblicizzare come meglio posso questi libri, in modo che non si tratti solo di una banale scheda incollata su un foglio bianco e pubblicata in bacheca. Mi impegnerò a condividere sui vari social, come faccio sempre, anche più volte a settimana (in base ai giorni richiesti) e a mettere ben in evidenza il libro sulla home con vari banner creati da me (quindi metto a disposizione anche le mie competenze in campo grafico) ad un prezzo che, per quel che mi riguarda, non è nemmeno troppo alto. Insomma, se devo pubblicizzare un libro a pagamento, almeno lo pubblicizzo bene.
Ovviamente non tutto avrà un costo. Se decido di partecipare di mia spontanea volontà ad un blogtour o altre iniziative che mi interessano, sicuramente non chiederò soldi agli organizzatori (mi sembra abbastanza ovvio).
Di sicuro non cambierà nulla, né per me né per chi vuole una segnalazione. Non segnalavo libri prima, probabilmente non ne segnalerò nemmeno in futuro. E lo dico con certezza perché fin quando ci sarà qualcuno che lo farà gratis, a nessuno verrebbe in mente di pagare.
Ecco, tutto questo romanzo per spiegare il perché delle mie scelte ed essere del tutto trasparente, sperando che nessuno mi giudichi male per questo. Anzi, vi invito in tal caso ad esporre il vostro pensiero, mi farebbe tanto piacere discuterne insieme e capire il vostro punto di vista. E, per quelli che non hanno mai fatto questo passo, penso proprio che doveste pensarci perché non c'è nulla di male in questo.
(se avete letto tutto, avete la mia gratitudine. Nemmeno io sarei riuscita a leggerlo tutto, lol.)
Io avevo sentito qualche voce quando avevo creato Divoratori di libri (cinque anni fa), ma ero un po' incredula, per non parlare del fatto che non mi interessasse completamente l'argomento, principalmente perché il mio blog era una sorta di diario in cui potevo cazzeggiare in santa pace. Questo prima che crescesse e diventasse qualcosa di più.
Bazzico ormai da anni su siti di web marketing e simili e sento parlare tantissimo di come molti trasformano la loro passione in un lavoro. Be', sicuramente non sarà per tutti una passione, ma bello fare soldi facili, no? Se solo fosse davvero facile.
In questo post non voglio (1) fare polemica, (2) spiegarvi come si fa a guadagnare - anche se alcuni metodi dovrò citarli per forza di cose - perché non è il luogo adatto, ma fare un confronto e spiegarvi alcune scelte che ho fatto negli ultimi tempi.
Come guadagnano i blog?
Ci sono le donazioni, ma penso che sia veramente raro che qualcuno le faccia, a meno che non abbia qualche vantaggio (ad esempio un blog che pubblica tutorial di html, ecco, in quel caso sono molte le persone che donano).Un altro metodo per fare qualche soldino è affiliarsi con un sito e-commerce. Io lo sono con amazon (in realtà anche con ibs, feltrinelli, mondadori.. ma è troppo complicato per me) e ogni volta che qualcuno acquista un prodotto tramite i miei link prendo una piccola percentuale. Non è sicuramente tantissimo, perché parliamo del 7% circa (quindi su un ebook di 0,99€, guadagno 0,07€) e non è nemmeno tanto facile perché ormai tutti sono consapevoli del fatto che spesso un link che rimanda ad un prodotto è un link che ci farà guadagnare qualcosa (e, fidatevi, sono tanti quelli che se ne stanno alla larga). Tra l'altro quelli che leggono le recensioni spesso sono persone che hanno già letto il libro.
Un altro metodo è google adsense, ma anche con questo è difficile se hai un blog di libri. Secondo alcuni il pubblico di un blog letterario è abbastanza intelligente da non cliccare sui banner pubblicitari (giuro, ho letto un articolo al riguardo tempo fa). Ma in generale secondo me è complicato perché nei banner pubblicitari spesso si clicca per errore, nessuno o comunque pochi lo fanno di loro spontanea volontà. Quindi anche con questo devi avere una botta di culo enorme (scusate il francesismo).
Inoltre con questi due metodi, affiliazioni e adsense, spesso devi raggiungere un tot di euro prima che i soldi arrivino sul tuo conto. Con amazon parliamo di 25€ come soglia minima, con adsense 70€ (che, almeno per quel che mi riguarda, è abbastanza difficile, specie se, quando va bene, guadagni un 0,01€ al giorno).
Un'altra alternativa sono i post sponsorizzati. Praticamente quando ti pagano (oppure ti regalano qualcosa, come nel caso delle case editrici) per scrivere un articolo. Per i blogger di libri è un argomento scottante perché se hai un blog di lifestyle e ti pagano per parlare di un determinato argomento va bene, però se hai un blog di libri e viene pagato per scrivere qualcosa è un reato. Non parlo di recensioni a pagamento, anche se non sarebbe tanto sbagliato, visto ché, come ho già scritto, alcune categorie di blogger\youtuber vengono appunto pagati. Vero che molti blogger scrivono solo recensioni positive quando ricevono una copia gratuita, quindi figuratevi se dovessero essere pagati (oltre a ricevere la copia, intendo). E' anche vero però che è compito del lettore capire se della recensione scritta ci si possa fidare o meno. Per quanto riguarda le recensioni a pagamento in generale però, sono divisa a metà. Nel senso che io non chiederei mai soldi perché non mi sento di avere le giuste competenze per poter essere pagata, ma dall'altro lato non mi dispiacerebbe avere un compenso (che nel mio caso sarebbe una copia decente del libro, che non dico deve essere per forza in cartaceo, anche se è preferibile, ma basta che non sia in pdf). Parlo di essere pagata soprattutto quando facciamo articoli su richiesta, vale a dire segnalazioni e approfondimenti.
Lo scorso anno, sul mio secondo blog, A girl of winterfell, ho pubblicato due post sponsorizzati (non recensioni di prodotti). Ammetto che ero super ansiosa perché avevo paura che chi mi leggesse pensasse che quei due articoli fossero "strani", ma in realtà alla fine è andata benissimo. Mi è stato detto l'argomento e lo scopo dell'articolo e, dopo essermi informata, ne ho parlato semplicemente come avrei fatto se non fossi stata pagata (e cercando si essere un minimo professionale, ovvero non ho scritto parolacce). Anzi mi sono pure divertita a scriverli perché è stata una sorta di sfida per me.
Da qualche giorno allora ho deciso che alcuni articoli (segnalazioni e approfondimenti su richiesta) qui su Divoratori di libri saranno a pagamento. Sinceramente trovo che le segnalazioni siano una vera e propria scocciatura, in primis per me che devo scrivere un post in cui non posso apportare un mio contributo (dovendo fare copia e incolla, cosa volete che io aggiunga, oltre una piccola introduzione?). Quindi perché dovrei pubblicare un articolo che mi interessa poco e che mi sottrae tempo?
Ecco perché ho deciso di mettere dei prezzi (trovate tutti i dettagli in sponsorizzazione). E siccome mi sembra sempre brutto quando devo essere pagata, anche per qualcosa che mi merito, ho deciso di fare le cose per bene. Ovvero oltre alle segnalazioni, pubblicizzare come meglio posso questi libri, in modo che non si tratti solo di una banale scheda incollata su un foglio bianco e pubblicata in bacheca. Mi impegnerò a condividere sui vari social, come faccio sempre, anche più volte a settimana (in base ai giorni richiesti) e a mettere ben in evidenza il libro sulla home con vari banner creati da me (quindi metto a disposizione anche le mie competenze in campo grafico) ad un prezzo che, per quel che mi riguarda, non è nemmeno troppo alto. Insomma, se devo pubblicizzare un libro a pagamento, almeno lo pubblicizzo bene.
Ovviamente non tutto avrà un costo. Se decido di partecipare di mia spontanea volontà ad un blogtour o altre iniziative che mi interessano, sicuramente non chiederò soldi agli organizzatori (mi sembra abbastanza ovvio).
Di sicuro non cambierà nulla, né per me né per chi vuole una segnalazione. Non segnalavo libri prima, probabilmente non ne segnalerò nemmeno in futuro. E lo dico con certezza perché fin quando ci sarà qualcuno che lo farà gratis, a nessuno verrebbe in mente di pagare.
Forse qualcuno si chiederà perché ci tengo tanto a questa questione, e adesso ve lo spiego:
Oltre ai motivi già citati (ovvero: chiunque guadagna scrivendo articoli, ma ci si lamenta solo se a farlo è un blog di libri; e perché per preparare un post BENE ci vuole un sacco di tempo. Non avete idea di quante volte abbia editato questo post), la ragione principale è che vorrei proporvi tanti altri contenuti e pubblicare più volte a settimana, ma non posso aumentare i ritmi se tutto questo è gratis, e poi mi piacerebbe investire sul mio blog.Ecco, tutto questo romanzo per spiegare il perché delle mie scelte ed essere del tutto trasparente, sperando che nessuno mi giudichi male per questo. Anzi, vi invito in tal caso ad esporre il vostro pensiero, mi farebbe tanto piacere discuterne insieme e capire il vostro punto di vista. E, per quelli che non hanno mai fatto questo passo, penso proprio che doveste pensarci perché non c'è nulla di male in questo.
(se avete letto tutto, avete la mia gratitudine. Nemmeno io sarei riuscita a leggerlo tutto, lol.)
Ciao Giusy, devo dire che questo tuo post cade al momento giusto e mi fa sentire meno...Non so, strana rispetto alle altre lit-blogger.
RispondiEliminaDa quest'anno infatti ho deciso di pubblicare un solo post al mese con le news che personalmente attendo e che mi interessano particolarmente, eliminando ore e ore di preparazione di post che alla fine ricevono un basso feedback. Questa scelta mi ha inemicato una vasta quantità di autori e qualche ufficio stampa che da altri blogger ricevono normalmente e indiscriminatamente le belle segnalazioni-copia-incolla, senza se ecsenza ma.
Io non sono da copia-incolla e ho preferito tagliare il problema alla radice. Quindi la tua opinione mi rallegra e direi che concordo pienamente, anzi credo sia assurdo che in pochissimi la pensino così.
Ah, ecco perché molti uffici stampa non mi cagano proprio ahahahah
EliminaVabbè, alla fine sono loro a perderci (sì, okay, un po' anche noi perché non abbiamo l'opportunità di avere il libro in omaggio e di leggerlo in anteprima, ma a questo punto me lo compro, così lo leggo pure con calma).
Esatto, stesso ragionamento, anche perchè alla fine le collaborazioni non mancano e fare una sorta di cernita trovo abbia più senso che stare a impazzire dietro venti diversi "personaggi"...
EliminaA me dà fastidio pubblicare segnalazioni di cose che non mi interessano anche se mi pagano, infatti ho smesso da anni xD (di pubblicare segnalazioni, non di farmi pagare. Nessuno mi ha mai pagata ahahaha). Tra l'altro mi infastidisce molto tutto il mondo delle sponsorizzazioni in generale. Cioè mi va bene se tu mi dai gratis un libro o una palette di ombretti o una crema mani o un paio di scarpe e io li provo e ne parlo CON ONESTA'. Ma venire pagati per parlare bene di qualcosa anche se quel qualcosa mi ha fatto schifo o se fingo di averlo provato e invece non è così, è una cosa che mi dà enormemente fastidio quando la vedo fare ad altri. Il tuo nuovo metodo invece già è diverso, perchè si tratta di una segnalazione più che di un parere positivo a tutti i costi, e c'è onestà, perchè non nascondi che vieni pagata!
RispondiEliminaBe', a me piace preparare articoli anche su argomenti che non mi interessano, è un modo per mettermi alla prova. Certo, con le segnalazioni è diverso, però se venissi pagata di sicuro mi impegnerei per fare qualcosa di diverso!
EliminaIo credo che non riuscirei proprio a parlare bene di un libro che non mi è piaciuto, pure se dovessero darmi un sacco di soldi. In generale faccio fatica a mentire, come testimonianza potrei raccontarti di tutte le volte che ho fatto figura di merda perché non riesco ad inventare manco una piccola bugia._.
Non sai le prese in giro per il fatto che ho un blog e non guadagno nulla, mentre fior fiori di influencer che parlano di fuffa fanno i soldi XD
RispondiEliminaCooomuuunqueee... ho letto le tue sponsorizzazioni, e per te, per Divoratori, li trovo giusti, in quanto sei una grafica e quindi offri un servizio professionale, con i banner e tutto. Per le segnalazioni, invece, io continuo a farle solo per coloro che si prendono la briga di leggere la mia pagina Contatti, e così ho sfoltito parecchio; sono tentatissima di eliminarle, a dire la verità, ma pensando da autrice, se non ci fossero i blog che fanno segnalazioni, sarebbe molto più difficile raggiungere i lettori... quindi resisto :)
credimi, le prese in giro le conosco benissimo ahahaha
EliminaBe', hai ragione, le segnalazioni per gli autori sono importanti, ma anche una buona strategia di marketing (che comunque dovrebbe essere un compito della casa editrice). Certo, per chi si autopubblica è più complicato, però si possono sempre chiedere delle recensioni (che sono meglio delle segnalazioni!) :)
Condivido in pieno quello che hai detto e la tua decisione di farti pagare, anzi credo che sia una cosa che dovrebbero fare tutti i blog seguiti, dai 500 follower in su per dire. Molti non si rendono conto che per scrivere un post, anche di quelli copia-incolla, ci vuole un mucchio di tempo. Più quello passato ad aggiornare i vari social, smanettare con la grafica, ecc.
RispondiEliminaSo che è un argomento controverso in questi giorni ma io sono dell'idea che anche le recensioni andrebbero pagate, ovviamente a chi dimostra di essere un blogger serio e professionale.
Per quante riguarda le segnalazioni, io da qualche tempo sono parecchio selettiva e non accetto tutte le richieste. I post di questo tipo mi annoiano a morte e spesso sono tentata di eliminarli completamente. Idem la rubrica sulle uscite settimanali che mi prende un sacco di tempo, compreso quello per cercare i titoli, e alla fine si riduce ad un elenco di titoli e trame. Non so come facciano certe blogger a publbicare millimila post di anteprime e segnalazioni al giorno :D
Però in realtà il numero di follower non conta molto :\ pensa che io sono ferma a 750 da secoli (forse un anno?) però le visite sono sempre tante. Alla fine non tutti i visitatori danno importanza al tasto "segui blog".
EliminaPer le recensioni a pagamento continuo ad essere divisa a metà. Come ho scritto nel post, io personalmente non mi sento abbastanza competente e poi vorrei evitare problemi con certi autori che magari si aspettano la recensione positiva :\
Ciao cara, il mio blog non è nato con l'intenzione di guadagnare e io continuo ad andare avanti su questa strada. Mi piacerebbe essere pagata per ciò che scrivo, assolutamente, ma non mi sono mai attivata per chiedere collaborazioni. Nonostante questo, però, quattro aziende hanno creduto in me e mi hanno regalato dei prodotti di cui parlare (per fortuna i prodotti di 3 aziende su 4 erano validi), una mi ha invitata ad un evento e un'altra mi ha pagato per un articolo. Sono fiera che qualcuno abbia avuto fiducia in me e finché queste collaborazioni avverranno spontaneamente ben venga. Che il mio blog, però, rimanga un hobby è una decisione ponderata.
RispondiEliminaSe tu hai deciso di fare un passo avanti buon per te, hai fatto benissimo! In bocca al lupo! :*
Come si dice? A casa propria ciascuno fa quello che vuole? Comunque concordo con te! A volte passa la voglia di fare le segnalazioni... mi sono ritrovata perfino a correggerle perché con errori di ortografia. Posso chiederti una cosa? Ho visto la sponsorizzazione e posso farti un applauso ma a livello fiscale come ti comporti? Tipo hai partita iva ed emetti fattura? Grazie.
RispondiElimina