Recentemente il mio booktok e la mia bacheca di Instagram sono stati sommersi da un romanzo The fine print. Un accordo per due di Lauren Asher, edito Always Publishing. Si tratta di un romance, ambientato in una Disneyland fittizia che vede come protagonisti un ricco ereditiere e una giovane dipendente del parco. Dato che amo alla follia Disneyland e le storie d’amore non le disdegno, ho voluto dargli un’opportunità!
Dopo la morte del nonno, Rowan Kane è costretto a lavorare a Dreamland, il parco dei divertimenti fondato dalla sua famiglia. Per poter beneficiare della sua generosa eredità, infatti, Rowan dovrà presentare un progetto di rinnovamento delle attrazioni in sei mesi e solo dopo sarà libero di vivere la sua vita come vuole. Raggiungere l'obiettivo da solo è impossibile, così Rowan chiede aiuto alla spumeggiante Zahra Gulian, zelante dipendente del parco piena di idee. Tuttavia, sarà costretto a usare un piccolo sotterfugio, perché tra lui e Zahra non è stato amore a prima vista… sarà l'inizio di una collaborazione turbolenta quanto le montagne russe!
Ultimamente avevo bisogno di qualcosa di non troppo impegnativo e che mi permettesse di staccare dalla sessione d’esami e ho pensato che questa nuova uscita della Always Publishing facesse al caso mio. Il motivo principe che mi ha fatto acquistare questo romanzo è l’ambientazione: nutro un amore sconfinato per i parchi Disneyland, ma dato che andarci è un salasso, dovevo cercare un’alternativa e questo libro è capitato nel momento giusto (che poi sono pochi i libri ambientati in lunapark et similia, mi viene in mente Joyland di Stephen King, ma quello è di tutt’altro genere). I romance poi sono i miei comfort book e quando non riesco a leggere mi rifugio in quelli. Quindi la combo Disneyland + love story mi ha convinto ad acquistare il romanzo. Ma ne è valsa la pena?
La risposta è nì. O sni. Il libro mi ha convinta a metà, benché se dovessimo valutarlo la sufficienza la raggiungerebbe. L’ambientazione e l’atmosfera che ne scaturisce mi ha convinta, soprattutto all’inizio. La prima parte del romanzo è infatti la migliore, soprattutto le motivazioni che portano alla nascita della storia: un ricco uomo d’affari muore e deve lasciare un’ingente eredità ai suoi tre nipoti, ma questi avranno accesso a ciò che gli spetta solo se rispetteranno una clausola ciascuno, inserita nel testamento. Al nostro protagonista, Rowan, spetta il compito di migliorare e realizzare un nuovo progetto per Dreamland, il parco divertimenti (sostanzialmente il nonno è il signor Disney). Rowan però, odia il parco e la prospettiva di lavorarci e starci non lo entusiasma. Per questo affida a una équipe di esperti – i Creatori – il compito di pensare e realizzare il miglior progetto per l’anniversario di Dreamland, così da rispettare le volontà di suo nonno, ricevere la sua eredità e andarsene dalla Florida. Le cose non vanno come previsto per via del suo incontro con Zahra, una giovane dipendente del parco piena di idee, ma molto insicura sulle sue capacità (un po’ cliché ma qui ha senso, fidatevi). I due si ritroveranno a collaborare, l’uno per i suoi obiettivi, l’altra per realizzare il suo sogno. E devo dire che i momenti iniziali tra i due sono ben scritti, la dinamica è divertente e intrattiene: il loro battibeccarsi crea dei buoni presupposti per quella che, si immagina, sarà poi la relazione. Il problema però inizia quando parte la frequentazione reale tra i due. Sembra che la storia si fermi, il resto dei personaggi (che anche loro, pur essendo solo comparse sono molto carini) spariscono e rimangono solo i due protagonisti, che diventano essenzialmente due corpi che si baciano. Sembra che ci sia stata una corsa per condensare in una parte del romanzo tutto lo spicy che era mancato (anche se preferisco un romanzo d’amore meno osé ma con più angst che neanche un limone continuo e imperituro). Come scritto nella sinossi è stato effettivamente come salire sulle montagne russe, una salita e poi una discesa velocissima che lascia un poco insoddisfatti.
La curiosità di sapere cosa accadrà agli altri fratelli Kane, però, rimane. Infatti, come ho scritto prima, l’idea che fa partire la storia, ovvero l’eredità “con clausola” mi è piaciuto, e il libro conta due seguiti che vedranno gli altri fratelli di Rowan alle prese con le rispettive “sfide”. Non so se nei piani della Always Publishing ci sia quella di portare i seguenti romanzi, ma di sicuro una possibilità gliela darò, contando che le clausole degli altri due coinvolgono molto di più la componente amorosa.
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