Ciao lettori, oggi vi lascio la recensione di "Signore delle ombre" di Cassandra Clare, il secondo volume della trilogia The Dark Artificies, ambientata nel mondo degli Shadowhunters.
Titolo: Shadowhunters. Signore delle ombre
Serie: The dark artificies 2
Autore: Cassandra Clare
Pagine: 649
Editore: Mondadori
Anno: 2017
Compralo a 6,99€
Infatti l'autrice ci va già pesante con le descrizioni, anche se tutto sommato questo a tratti l'ho trovato più scorrevole, specie all'inizio che prende subito.
La sensazione che la trama principale sia un pochino debole però l'ho avuta anche leggendo questo secondo volume, ma devo ammettere che rispetto al primo è stato decisamente più bello! Questa volta ho apprezzato molto le storyline secondarie, non solo gli intrighi amorosi (sempre presenti e sempre interessanti) e il finale di questo libro poi mi ha fatto venire una voglia assurda di leggere subito il terzo.
I personaggi continuano a piacermi molto, anche se il fatto che ce ne siano così tanti e che tutti abbiano dei capitoli narrati dal loro punto di vista, forse è un po' troppo perché è difficile gestirli. Tutti hanno una loro caratterizzazione, vero, però devo ammettere che nonostante mi piacciano, non riesco ad amarli. Alias non penso che diventeranno i miei preferiti.
Infine una cosa che ho apprezzato è l'inserimento della diversità. Sin dalla serie principale ci sono stati personaggi appartenenti alla comunità LGBT+, vero, però qui la Clare inserisce altri temi, cosa che ho gradito parecchio. Adesso spero solo che in seguito vengano affrontati bene.
Non siamo al pari degli altri shadowhunters scritti dalla Clare, ma tutto sommato la considero una lettura piacevole e senza pretese. Mi ha intrattenuto e a volte tenuto incollata alle pagine. Adesso incrociamo le dita per il terzo. Con tutte le recensioni negative che ho visto ho veramente paura!
Titolo: Shadowhunters. Signore delle ombre
Serie: The dark artificies 2
Autore: Cassandra Clare
Pagine: 649
Editore: Mondadori
Anno: 2017
Compralo a 6,99€
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L'unica loro speranza sembra racchiusa nel "Volume Nero dei Morti", un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.
Recensione "Shadowhunters. Signore delle ombre" di Cassandra Clare
Eccomi qui a parlarvi del secondo volume di questa trilogia. Non lo davo per scontato perché a un certo punto pensavo che non l'avrei mai finito. Infatti uno dei problemi principali di questa serie secondo me è proprio la lunghezza dei libri. A me il numero di pagine andrebbe anche bene, ma se la Clare togliesse tutte le pagine inutili e quelle piene di descrizioni non mi lamenterei, eh.Infatti l'autrice ci va già pesante con le descrizioni, anche se tutto sommato questo a tratti l'ho trovato più scorrevole, specie all'inizio che prende subito.
La sensazione che la trama principale sia un pochino debole però l'ho avuta anche leggendo questo secondo volume, ma devo ammettere che rispetto al primo è stato decisamente più bello! Questa volta ho apprezzato molto le storyline secondarie, non solo gli intrighi amorosi (sempre presenti e sempre interessanti) e il finale di questo libro poi mi ha fatto venire una voglia assurda di leggere subito il terzo.
I personaggi continuano a piacermi molto, anche se il fatto che ce ne siano così tanti e che tutti abbiano dei capitoli narrati dal loro punto di vista, forse è un po' troppo perché è difficile gestirli. Tutti hanno una loro caratterizzazione, vero, però devo ammettere che nonostante mi piacciano, non riesco ad amarli. Alias non penso che diventeranno i miei preferiti.
Infine una cosa che ho apprezzato è l'inserimento della diversità. Sin dalla serie principale ci sono stati personaggi appartenenti alla comunità LGBT+, vero, però qui la Clare inserisce altri temi, cosa che ho gradito parecchio. Adesso spero solo che in seguito vengano affrontati bene.
Non siamo al pari degli altri shadowhunters scritti dalla Clare, ma tutto sommato la considero una lettura piacevole e senza pretese. Mi ha intrattenuto e a volte tenuto incollata alle pagine. Adesso incrociamo le dita per il terzo. Con tutte le recensioni negative che ho visto ho veramente paura!
Valutazione: 4⭐
Fatemi sapere cosa ne pensate!
a me il finale non è piaciuto per niente, per me è come se fosse stato messo li solo per far piangere il lettore, per avere un impatto emotivo (che io non ho avuto perchè quella scena non ha molto senso per me)
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