Oggi vi lascio il mio parere sul libro "Tutti i colori del domani" di Paolo Costa. Più che una recensione, si tratta di una bella chiacchierata. Sotto capirete perché.
Ringrazio l'autore per la copia!
Titolo: Tutti i colori del domani
Autore: Paolo Costa
Pagine: 192
Editore: Milena Edizioni
Anno: 2018
Compralo a 3,99€
Seguo Paolo Costa sui social e spesso chiacchiero con lui. E' una persona talmente genuina che ho l'impressione di conoscerlo da sempre, per questo ho avuto difficoltà a scrivere questa recensione.
Durante la lettura non ho potuto fare a meno di notare che questo libro è Paolo. Ogni parola, ogni frase è autobiografica, non è necessario leggere le note per capirlo. Non ho avuto l'impressione di leggere un romanzo, ho avuto l'impressione di fare un viaggio dentro di lui, di leggere il suo diario, i suoi pensieri più intimi. E' difficile valutare il libro perché non sento di star recensendo un romanzo, ma sento di star esprimendo un giudizio sulla vita di qualcuno e non mi sembra corretto. Diciamo che ho avuto una prospettiva diversa della storia, ecco. Ovviamente io l'ho vissuta così, altri lettori vivranno il romanzo in maniera completamente opposta alla mia, non ne ho idea. Questo per dire che forse potrei avere difficoltà ad essere del tutto obiettiva, ma questo non mi impedirà di essere sincera.
In questo libro c'è una storia d'amore, ma allo stesso tempo non c'è. Infatti ripercorriamo la relazione conclusa tra Alberto e quello che è stato il suo primo amore, mentre trascorre un'intera giornata a Palermo insieme a Ettore, un ragazzo che ha conosciuto il giorno prima in discoteca e che ha visto qualcosa in lui. Sarà un giorno catartico per il nostro protagonista, uno step fondamentale per la sua crescita.
La storia, come avrete intuito, si svolge nel giro di due giorni e, più che un romanzo, per me potrebbe anche essere considerato un racconto visto che ne ha le caratteristiche. Avrei preferito un paio di pagine in meno perché penso che alcuni passaggi da un certo punto di vista siano superflui. Infatti non ho apprezzato la "cronaca" ovvero la descrizione dettagliata di ogni azione che fa Alberto. Per me questo è l'unico difetto perché delle volte rallenta il ritmo. Per il resto invece è abbastanza scorrevole e piacevole. Alberto è ben scritto e anche i personaggi che ruotano intorno a lui risultano realistici. L'unico che purtroppo risente della brevità della storia è Ettore perché risulta abbozzato, però ha un ruolo ben preciso e lo esegue a dovere. E come sempre è bello tornare a Palermo e nei suoi luoghi simbolo.
Durante la lettura non ho potuto fare a meno che paragonarlo con l'altro romanzo dell'autore che ho letto l'estate scorsa, "Puoi sentire la notte?". Tra i due ho preferito quest'ultimo, ma in Tutti i colori del domani ho notato una crescita stilistica (se togliamo la cronaca, naturalmente). Tutto sommato comunque il bilancio è positivo. Non è un genere che mi piace leggere, ma è stato piacevole e scorrevole (si legge in qualche ora).
Ringrazio l'autore per la copia!

Autore: Paolo Costa
Pagine: 192
Editore: Milena Edizioni
Anno: 2018
Compralo a 3,99€
A pochi mesi dalla fine della sua storia più importante, Alberto è distrutto e incapace di rimettere insieme le tessere di un puzzle che sembra più grande di lui. Con la sensazione di essere un buco nero, capace di risucchiare sé stesso e il ragazzo che era prima ancora di rovinare la vita alle persone più care attorno a sé, Alberto trascorre le giornate muovendosi in punta di piedi, costantemente in allerta e inattesa del prossimo attacco di panico che potrebbe consumarlo. Basteranno una notte di divertimento e la presenza inattesa di un bizzarro sconosciuto a fare la differenza nella vita di Alberto, segnando il confine sempre più sottile tra quella che era la sua tristezza di prima e quello che sarà il coraggio di ricominciare e vivere davvero il domani guardandone tutti i colori.
Recensione "Tutti i colori del domani" di Paolo Costa
Seguo Paolo Costa sui social e spesso chiacchiero con lui. E' una persona talmente genuina che ho l'impressione di conoscerlo da sempre, per questo ho avuto difficoltà a scrivere questa recensione.
Durante la lettura non ho potuto fare a meno di notare che questo libro è Paolo. Ogni parola, ogni frase è autobiografica, non è necessario leggere le note per capirlo. Non ho avuto l'impressione di leggere un romanzo, ho avuto l'impressione di fare un viaggio dentro di lui, di leggere il suo diario, i suoi pensieri più intimi. E' difficile valutare il libro perché non sento di star recensendo un romanzo, ma sento di star esprimendo un giudizio sulla vita di qualcuno e non mi sembra corretto. Diciamo che ho avuto una prospettiva diversa della storia, ecco. Ovviamente io l'ho vissuta così, altri lettori vivranno il romanzo in maniera completamente opposta alla mia, non ne ho idea. Questo per dire che forse potrei avere difficoltà ad essere del tutto obiettiva, ma questo non mi impedirà di essere sincera.
In questo libro c'è una storia d'amore, ma allo stesso tempo non c'è. Infatti ripercorriamo la relazione conclusa tra Alberto e quello che è stato il suo primo amore, mentre trascorre un'intera giornata a Palermo insieme a Ettore, un ragazzo che ha conosciuto il giorno prima in discoteca e che ha visto qualcosa in lui. Sarà un giorno catartico per il nostro protagonista, uno step fondamentale per la sua crescita.
La storia, come avrete intuito, si svolge nel giro di due giorni e, più che un romanzo, per me potrebbe anche essere considerato un racconto visto che ne ha le caratteristiche. Avrei preferito un paio di pagine in meno perché penso che alcuni passaggi da un certo punto di vista siano superflui. Infatti non ho apprezzato la "cronaca" ovvero la descrizione dettagliata di ogni azione che fa Alberto. Per me questo è l'unico difetto perché delle volte rallenta il ritmo. Per il resto invece è abbastanza scorrevole e piacevole. Alberto è ben scritto e anche i personaggi che ruotano intorno a lui risultano realistici. L'unico che purtroppo risente della brevità della storia è Ettore perché risulta abbozzato, però ha un ruolo ben preciso e lo esegue a dovere. E come sempre è bello tornare a Palermo e nei suoi luoghi simbolo.
Durante la lettura non ho potuto fare a meno che paragonarlo con l'altro romanzo dell'autore che ho letto l'estate scorsa, "Puoi sentire la notte?". Tra i due ho preferito quest'ultimo, ma in Tutti i colori del domani ho notato una crescita stilistica (se togliamo la cronaca, naturalmente). Tutto sommato comunque il bilancio è positivo. Non è un genere che mi piace leggere, ma è stato piacevole e scorrevole (si legge in qualche ora).
Valutazione: 3⭐
libri che mi incuriosisce soprattutto per la tua recensione, segno in lista
RispondiEliminaspero ti piaccia :)
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