Oggi con Eleonora's Reading Room iniziamo una nuova rubrica ispirata a quella di Chiara e Dolci. In breve, vi recensiremo un libro rispondendo ad una serie di domande. Il primo (s)fortunato è "Il gioco della seduzione" di Susan E. Phillips.
Titolo: Il gioco della seduzione (It had to be you)
Serie: Chicago Stars #1
Autore: Susan Elizabeth Phillips
Pagine: 360
Prima pubblicazione: 1994
Pubblicazione italiana: 2012
Editore: Leggereditore
Compralo su amazon
Il coprotagonista maschile è Dan, l'allenatore della squadra di football, gli Stars. Mi sto rendendo conto soltanto adesso che, rispetto a Phobe, è meno approfondito. Sappiamo solo che ha avuto un'infanzia difficile a causa del padre violento e che vuole crearsi una vera famiglia. Personalmente l'ho detestato perché è lo stereotipo del maschio Alpha dei romanzi anzi, è addirittura peggio perché è maschilista, sessista e ignorante come pochi. Più di una volta fa commenti del tipo "Era vestita come una puttana" rivolto a Phoebe, per non parlare del suo stato d'animo (alias è sempre arrabbiato!). Infatti non capisco come lei possa essere attratta da uno come lui, visto quello che ha passato.
Terza persona, sia dal punto di vista maschile che femminile, spesso si aggiungono anche delle voci di personaggi secondari, senza però risultare confusionario.
Non particolarmente eccezionale lo stile, ma a tratti riesce a coinvolgere e risulta piacevole. Di tanto in tanto descrittivo, ma non abbastanza da appesantire la lettura. Alcune volte ripetitivo e fastidioso, specialmente nelle scene erotiche (perché la gente deve utilizzare metafore imbarazzanti quando può semplicemente essere schietta?).
Titolo: Il gioco della seduzione (It had to be you)
Serie: Chicago Stars #1
Autore: Susan Elizabeth Phillips
Pagine: 360
Prima pubblicazione: 1994
Pubblicazione italiana: 2012
Editore: Leggereditore
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Quando gli opposti non solo si attraggono, ma diventano inseparabili... Chicago non è pronta per l’affascinante e capricciosa Phoebe Somerville, ma quando il padre le consegna le redini della squadra di football della famiglia,tutti, lei compresa, dovranno ricredersi. Nessuno pensa che Phoebe riuscirà a risollevare le sorti della squadra, né tantomeno a far capitolare Dan Calebow, il fascinoso allenatore... Ma si sa che spesso la prima impressione è quella che inganna. Lavorando fianco a fianco, i due comprenderanno che gli opposti si attraggono irresistibilmente. E che forse vale la pena cogliere le sorprese che l’amore ci riserva, anche se non si è pronti a riceverle... Per la prima volta in Italia, una delle voci più esilaranti, fresche e sensuali del panorama internazionale.
1. Come sei venuta a conoscenza del libro? Perché hai deciso di leggerlo?
Parecchi blogger hanno parlato benissimo di questa autrice e qualche annetto fa avevo comprato il terzo volume. Non l'ho ancora letto, ma ho approfittato di alcune sfide a cui partecipo per iniziare questa serie dal principio.
2. A quale genere appartiene il libro?
Si tratta di un romanzo rosa contemporaneo, categorizzato anche come "Sport Romance" in quanto il football è parte fondamentale del libro. Non viene citato di tanto in tanto, ma buona parte della storia gira intorno ad esso.3. Tratta qualche tema in particolare?
Si presenta come un romanzo leggero, quindi mi sembra un po' ridicolo dire che affronta dei temi. Piuttosto direi che li sfrutta. Come quello dello stupro, della famiglia violenta, del bambino cresciuto senza affetto, ecc. Insomma, i soliti temi delicati a cui fanno ricorso gli autori per accaparrarsi l'empatia del lettore (tranne la mia, lol).4. Chi sono i personaggi principali? E cosa ne pensi?
La protagonista è Phobe, donna che per anni è stata la musa ispiratrice di un pittore, uno dei tanti motivi di vergogna del padre che l'ha diseredata. Quando questo muore le lascia in eredità la sua squadra di football, più per punizione che per affetto. E' un personaggio abbastanza in gamba e piacevole, però personalmente non sono riuscita ad apprezzarla più di tanto perché risulta uno stereotipo.Il coprotagonista maschile è Dan, l'allenatore della squadra di football, gli Stars. Mi sto rendendo conto soltanto adesso che, rispetto a Phobe, è meno approfondito. Sappiamo solo che ha avuto un'infanzia difficile a causa del padre violento e che vuole crearsi una vera famiglia. Personalmente l'ho detestato perché è lo stereotipo del maschio Alpha dei romanzi anzi, è addirittura peggio perché è maschilista, sessista e ignorante come pochi. Più di una volta fa commenti del tipo "Era vestita come una puttana" rivolto a Phoebe, per non parlare del suo stato d'animo (alias è sempre arrabbiato!). Infatti non capisco come lei possa essere attratta da uno come lui, visto quello che ha passato.
5. Dov'è ambientata la storia?
Sinceramente mi sfugge il nome della città (forse Chicago?) perché viene nominata qualche volta di sfuggita e, in generale, non ha una gran rilevanza.
6. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
Rabbia perché il comportamento di Dan spesso è a dir poco deplorevole; indifferenza perché alcuni capitoli li ho letti senza alcun interesse, senza essere particolarmente coinvolta, anche se devo ammettere che alcuni capitoli li ho trovati piacevoli da leggere.
7. Punti di forza? Punti deboli?
Punto di forza, ma nemmeno così tanto, è il fatto che i personaggi hanno un background, seppur sia abbastanza trito e ritrito. Punto debole il fatto che in questo libro regni una mentalità abbastanza antica. Vero è che è stato pubblicato nel 1994, ma questo, per quanto mi riguarda, non può giustificare il comportamento dei personaggi.
8. Com'è narrato il libro? E come hai trovato lo stile dell'autore\autrice?

9. Quale cover preferisci? Quella originale o quella italiana?
Nessuna delle due mi fa impazzire, però credo di preferire quella originale che è più sensuale.10. Quante stelline gli dai? E a chi lo consigli?
Non do più le stelline da tempo, ma se proprio dovessi dare un punteggio, direi 2- perché non mi è piaciuto seppur in alcuni capitoli mi sono ritrovata coinvolta. Infine, non lo consiglio, però se vi piace il genere e se personaggi di questo tipo vi intrigano o, semplicemente, siete masochisti, potreste farci un pensierino.
E questo è tutto! Perdonate i toni un po' accesi dell'intervista-recensione o per il fatto che mi sia dilungata tantissimo, ma ci tenevo ad essere ben precisa e dimostrare con maggiore chiarezza possibile il perché ho detestato questo libro.
Fatemi sapere cosa ne pensate (del libro e della rubrica!) e votate la nuova vittima che vorreste vedere nel prossimo appuntamento!
Al "o se semplicemente siete masochisti" sono morta! :D :D
RispondiEliminaComunque boh, della Sep ho letto qualche libro ma non ho un grandissimo ricordo, il che non è un buon segno XD
ah, bene XD
EliminaCon questa rubrica siamo proprio partite "col botto" xD
RispondiEliminaSpero che la prossima lettura sia MOOOOLTO meglio!
PS: ho visto che il link che riporta alla mia intervista non funziona, probabilmente ho fatto casino io a creare il perma-link (abbi pazienza, mi sopporto difficilmente anch'io!)
Non vedo l'ora di vedere i risultati dei sondaggi <3
già ahahah
EliminaComunque ho aggiornato il link! ^_^
Mi spiace tanto per il voto negativo T_T Come sai io adoro la SEP. Secondo me, al di là dell'analisi che hai fatto (chiarissima e comprensibile) l'autrice non è riuscita a farti capire il suo modo di scrivere, non ti ha fatto percepire l'ironia con cui racconta la sua storia. C'è questa caratteristica nello stile della SEP, sottile, che o ti prende al volo e ti piace da impazzire, o ti rimane sullo stomaco e addiooo a rileggerci mai più ^^ Lo dico perché non è la prima recensione negativa che leggo in questo senso. Però ovviamente, de gustibus! :3
RispondiEliminaNon saprei, io non ho notato il suo tono ironico xD
EliminaComunque avrà una seconda possibilità con "Se fosse lui quello giusto?" perché come sai ormai l'ho comprato ahahah vedremo come andrà a finire!
E se ti dicessi che l'avevo sul kindle da iniziare e poi ho deciso di lasciar perdere? Forse ho fatto bene a questo punto XD
RispondiEliminaassolutamente ahahahah
Eliminasono contenta che questo format ti sia piaciuto, anche io lo adoro
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