Buongiorno lettori, oggi abbandono per un attimo il tema fantasy a noi tanto caro per proporvi la recensione di “una stella senza luce” di Alice Basso, questa volta si tratta di un libro giallo e di un’autrice che amo moltissimo e che mi piacerebbe presentarvi!
Alice lavora per le case editrici come traduttrice, redattrice e valuta le proposte editoriali, canta e scrive testi per una rockband, ama disegnare e se date un’occhiata alla sua pagina facebook o instagram vi accorgerete di quanto abbia un’ironia a cui non si può resistere! Insomma è una tosta!
La sua prima serie che l’ha fatta conoscere al grande pubblico è quella dedicata alle vicende di Vani Sarca, una ghostwriter di enorme talento che tramuta in parole le idee degli altri, ha il grande dono di entrare nella mente degli altri, di saper leggere le persone, cosa che le permette così di poter scrivere libri di qualsiasi genere.
La serie di Vani Sarca:
-L’imprevedibile caso della scrittrice senza nome (2015)
-Scrivere è un mestiere pericoloso (2016)-Non ditelo allo scrittore (2017)
-La scrittrice del mistero (2018)
-Un caso speciale per la ghostwriter (2019)
-Un caso speciale per la ghostwriter (2019)
Più due racconti ‘La ghostwriter di Babbo Natale’ e ‘Nascita di una ghostwriter’
Vani è un personaggio molto particolare, acida e sarcastica, pungente, cinica, odia tutto e tutti, ha un aspetto dark, esteticamente è un po’ un clone di Lisbeth Salander della trilogia di Millennium, insomma è molto lontano dalla classica protagonista rose e fiori di qualsiasi libro. Ma non è solo questo, perché dietro questa patina che respinge tutti in realtà si nasconde un cuore enorme che farebbe di tutto per le persone che ama.
Grazie al suo intuito si troverà a collaborare molto spesso con la polizia e con il Commissario Berganza che incarna il commissario di altri tempi che trovi solo nei classici libri gialli.
Tutti dovrebbero leggere di questi due e di tutti i personaggi di contorno, un variegato bouquet di personaggi secondari variopinti e irresistibili.
Leggetela perché un perfetto mix di romanzo giallo, romance, comico, ci troverete di tutto e di più, riderete tanto e non la lascerete più andare perché ve ne innamorerete, ne sono sicura!
RECENSIONE 'UNA STELLA SENZA LUCE' DI ALICE BASSO
Titolo: Una stella senza luce
Autore: Alice Basso
Pagine: 320
Casa editrice: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2022
"Torino, 1935. Il lunedì di lavoro di Anita inizia con una novità: Leo Luminari, il più grande regista italiano, vuole portare sul grande schermo uno dei racconti gialli pubblicati su «Saturnalia», la rivista per cui lei lavora come dattilografa. Il che significa poter curiosa - re dietro le quinte, intervistare gli attori e realizzare un numero speciale. Anita, che subisce il fascino della settima arte, non sta nella pelle. L’entusiasmo, però, dura solo pochi giorni, finché il corpo senza vita del regista viene ritrovato in una camera d’albergo. Con lui, tramonta il sogno di conoscere i segreti del mondo del cinema. Ma c’è anche qualcosa che inizia in quell’esatto istante, qualcosa di molto pericoloso per Anita. Perché dietro la morte di Luminari potrebbe nascondersi la lunga mano della censura di regime. Anita e il suo capo, Sebastiano Satta Ascona, devono evitarlo: hanno troppi segreti da proteggere. Non rimane altro che indagare, ficcando il naso tra spade, parrucche e oggetti di scena. Tra amicizie e dissapori che uniscono e dividono vecchi divi, stelle che, dopo tanti anni lontano dai riflettori, hanno perso la luce. Ogni passo falso può essere un azzardo, ogni meta raggiunta rivelarsi sbagliata. Anita ormai è un’esperta, ma questa volta è più difficile. Forse per colpa di quell’incubo che non le dà pace, un incubo in cui lei indossa l’abito da sposa, ma nero. Perché i giorni passano e portano verso l’adempimento di una promessa, anche se si vuole fare di tutto per impedire l’inevitabile."
Veniamo ora invece all’ultimo libro uscito ‘Una stella senza luce’ che fa parte della serie su Anita Bo, di cui è già stato pubblicato ‘Il morso della vipera’ (2020) e ‘Il grido della rosa’ (2021).
Anita è una protagonista completamente diversa da Vani che si muove anche in un contesto del tutto diverso, bravissima in questo la Basso.
Qui ci troviamo nella Torino degli anni trenta antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale dove alle donne non è praticamente permesso fare nulla, devono solo essere delle bravi mogli e delle bravi madri, un esempio di virtù e sottomissione al perfetto uomo fascista. Anita invece è proprio tutto l’opposto, una donna bellissima, ma intelligente, indipendente, piena di vitalità e di ribellione! Sì perché invece di sposarsi con Corrado, esempio perfetto del maschio caro al regime, Anita vuole prendere tempo e fare la sua esperienza lavorativa facendo da dattilografa nella rivista ‘Saturnalia’ che pubblica gialli tradotti in italiano e provenienti dall’ America. Qui le si aprirà un mondo fatto di donne detective intraprendenti e di letture proibite che parlano di libertà ed uguaglianza.
Il suo datore di lavoro Sebastiano Satta Ascona, meglio conosciuto come Satta Coso 😜 per fortuna o sfortuna è infatti di mente molto aperta e nonostante i suoi agganci con i vertici del fascio è di opinioni decisamente antifasciste! I due formeranno un duo incredibile con una chimica pazzesca e collaboreranno per indagare di volta in volta su un caso di cronaca della loro città denunciando le ingiustizie del tempo mascherandole da gialli americani. Il loro unico modo di essere sovversivi e che nonostante tutto li metterà diverse volte in pericolo!
In questo terzo libro verremo a contatto con il magico mondo del Cinema, quando Cinecittà era ancora un’idea e Torino che ne era stata la Regina indiscussa si stava preparando ad essere soppiantata da Roma. Quando gli attori erano delle vere e proprie Divinità, ovviamente non esenti da invidie e pettegolezzi, e quando come per tante altre cose non c’era la libertà di esprimersi liberamente visto che tutto doveva passare prima al vaglio della Censura. Come sempre la storia è strutturata in modo davvero magistrale, tutto ha un suo perché e una sua spiegazione, ogni tassello ha il suo posto. La scrittura è scorrevole e nonostante i modi di parlare del tempo molto moderna e accattivante, si legge tutto d’un fiato per scoprire chi sia l’assassino, davvero originale il “colpevole”, non era affatto facile, se non impossibile, indovinarlo!
Personalmente non amo molto i libri ambientati negli anni del secondo conflitto mondiale, ma si percepisce perfettamente tutto l’accurato studio che c’è dietro questa serie, è proprio un piccolo gioiello. La Basso ha la straordinaria capacità di presentarci la realtà di quegli anni con tutte le sue ombre e le sue tragedie senza però risultate mai pesante o angosciante, ma anzi con un tono leggero e divertente senza però mai sminuirne la drammaticità.
Come sempre grande punto di forza lo fanno i personaggi di contorno, straordinari!
E anche il giusto mix tra romanzo giallo, romanzo storico, risate (oh quanto si ride) e parte romantica, perché l’attrazione mentale e fisica tra i nostri due protagonisti è innegabile e dopo il cliffhanger al cardiopalma di questo libro non so proprio come la Basso riuscirà a sbrogliare la matassa, perché carissima Alice tu il lieto fine ce lo darai vero? Mavi e Corrado sono davvero carucci e mi dispiace per loro, ma il lieto fine CE LO DEVI DARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bene adesso voglio il seguito, ADESSO!!!!!!!!!
4,5⭐⭐⭐⭐
Alessia
Lo leggerò presto, sono curiosissima! E sì deve darcelo
RispondiEliminaCuriosa di leggere la tua recensione!
Eliminaio l'ho iniziato ma devo riprenderlo da zero perchè ho dovuto fermarmi, ma non vedo l'ora
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