Ciao lettori, oggi vi lascio la recensione di "Ravensong. Il canto del corvo" di TJ Klune. Si tratta del seguito di Wolfsong, libro che ho letto e amato la scorsa estate! Ringrazio la casa editrice per la copia omaggio.
Titolo: Ravensong. Il canto del corvo
Serie: Green Creek 2
Autore: TJ Klune
Pagine: 619
Editore: Triskell Edizioni
Anno: 2020
Gordo Livingstone non ha mai dimenticato le lezioni incise sulla sua pelle. Temprato dal tradimento di un branco che lo ha abbandonato, ha cercato conforto in un’officina nella piccola città di montagna in cui vive, giurando di non lasciarsi più coinvolgere dagli affari dei lupi.Avrebbe dovuto bastargli.E gli è bastato, finché i lupi non sono tornati, e con loro anche Mark Bennett. Alla fine, hanno affrontato la bestia insieme, come un branco… e hanno vinto.Un anno dopo, Gordo si ritrova ancora una volta a essere lo stregone del branco dei Bennett. Green Creek ha trovato un equilibrio dopo la morte di Richard Collins, e con difficoltà Gordo cerca di ignorare Mark e il canto che ulula tra loro.Ma il tempo stringe. Qualcosa è in arrivo. E questa volta striscia da dentro.Alcuni legami, non importa quanto forti, sono fatti per essere spezzati.
Recensione "Ravensong. Il canto del corvo" di TJ Klune
Attendevo con ansia questo libro non solo perché il primo mi ha rubato il cuore, ma anche per il fatto che il protagonista è Gordo, lo stregone del branco, che già mi era piaciuto tanto e non vedevo l'ora di scoprire la sua storia. Questo però è un seguito vero e proprio, a differenza di quello che pensavo. Cambiando punto di vista ho pensato che la storia fosse in parte indipendente da quella del primo volume, invece no.
Ravensong inizialmente alterna scene del passato di Gordo e alcune "inedite" di Wolfsong, ovvero ci fa vedere cosa è successo quando lo stregone era in viaggio insieme a Joe, Carter e Kelly. Ho apprezzato molto questa parte perché TJ Klune in un certo senso riprende la struttura del primo volume, ma lo fa in maniera furba, non facendoci rivedere quello che già sappiamo, ma dando succulenti dettagli sul passato di Gordo, sulla sua famiglia e il suo legame con i Bennet, in particolare con Thomas e Mark. Allo stesso tempo però la storia potrebbe sembrare un po' statica perché sappiamo appunto a cosa ci condurranno questi capitoli: alla fine del primo volume. Non fraintendetemi, non è una parte ripetitiva e nemmeno scontata, però l'esito già lo conosciamo, tutto qui.
Anche superata questa parte, quando si torna al presente - un anno dopo gli eventi di Wolfsong - la trama fatica un po' a decollare, anche se risulta comunque piacevole, coinvolgente, mai pesante (infatti le 600 pagine si leggono in un soffio). Diciamo che la svolta l'ho vista da metà libro in poi.
Detto questo sembra quasi che il libro non mi sia piaciuto, invece sì, solo non quanto il primo. La differenza, nel mio caso, sta nel punto di vista, com'è giusto che sia poiché Gordo e Ox sono due personaggi completamente diversi, ma la narrazione di quest'ultimo l'avevo trovata molto più intensa e mi aveva fatto sentire più emozioni. Questa forse è la cosa che ho patito di più, perché purtroppo Ravensong mi ha lasciato la metà delle emozioni che mi ha lasciato Wolfsong e un po' mi dispiace perché lo attendevo con ansia, e mi spiace anche per Gordo perché nonostante il suo punto di vista non sia stato bello quanto quello di Ox, come protagonista mi è comunque piaciuto tantissimo.
Gordo è un vero stronzo, è sempre brusco e incazzato e si fida di pochi, ma non ho mai pensato che dovesse smettere perché ne ha tutto il diritto, specie dopo aver scoperto il suo passato. Nella prima parte abbiamo visto com'è cresciuto, il suo rapporto con la madre, ma soprattutto con il padre, e abbiamo visto anche perché odia così tanto i Bennet. E' un personaggio che comunque matura gradualmente, restando sempre se stesso, alias un po' burbero e noi lo amiamo per questo (specie in quei momenti in cui apre il suo cuore).
Ho apprezzato il suo legame con Mark e in certi punti mi ha spezzato il cuore, ma non è stato comunque abbastanza. Nel senso che io ne avrei voluto di più. Sì, non pensavo lo avrei mai detto, MA AVREI VOLUTO PIU' ROMANCE. Perché loro due sono bellissimi e si meritavano un libro di sole smancerie. In compenso ho adorato scoprire come Gordo fosse legato anche a Thomas, quasi come fratelli.
Il branco è sempre un protagonista importante così come Green Creek (nonostante la magia del primo volume qui non l'abbia percepita) e abbiamo modo di scoprire aspetti sempre più interessanti sui licantropi e sugli stregoni. Il finale mi ha lasciato a bocca aperta e sinceramente non so come farò ad attendere il terzo volume, il libro di Kelly (che in Ravensong ho adorato)
Valutazione: 4 stelle
Insomma, non mi ha lasciato le stesse sensazioni del primo volume e alcuni difetti qui si sono fatti sentire di più (tipo i personaggi secondari che iniziano a sembrare tutti uguali), ma ormai TJ Klune e i suoi licantropi mi hanno conquistato e io non vedo l'ora di scoprire come si evolverà la storia. Mi mancano già.
A me è piaciuto moltissimo e non mi ha dato fastidio che la parte romance sia poco sviluppata, anzi la trovo una cosa positiva. Mi è piaciuto anche poter leggere alcune parti del primo romanzo da un altro punto di vista.
RispondiEliminaio l'ho adorato, proprio perché più str... Hai ragione, come facciamo ad aspettare il seguito?
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