Ciao lettori, oggi recensione di "In fuga da Houdini" di Kerri Maniscalco, precisamente il terzo volume della serie "Sulle tracce di Jack lo Squartatore". Come ho già scritto ieri nella recensione di "Alla ricerca del Principe Dracula", non ci saranno accenni ai volumi precedenti in modo che possiate farvi un'idea generale sulla saga.
Titolo:
In fuga da HoudiniAutore:
Kerri ManiscalcoSerie:
Stalking Jack The Ripper 3
Pagine:
580Anno:
2020Editore:
Mondadori (Oscar Fantastica)Compra a 20,90€Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l'America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata - compresa l'esibizione di un giovane e promettente artista della fuga - sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l'altra, giovani donne vengono trovate morte.
Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna - con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi - si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull'identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?
Recensione "In fuga da Houdini" di Kerri Maniscalco (Escaping from Houdini)
Avevo già notato un miglioramento nel secondo volume e posso confermarlo dopo aver letto In fuga da Houdini. I libri della Maniscalco non sono perfetti, ma dal punto di vista stilistico è maturata parecchio. Se nel primo andava dritto al sodo senza troppi fronzoli e nel secondo i dettagli erano superflui, qui ho trovato un giusto equilibro. Personalmente sono molto sorpresa perché non mi aspettavo questo miglioramento.
La trama di questo libro è quella che ho preferito di più perché ho trovato interessante sia il caso da risolvere sia i drammi, seppur alcune cose non mi hanno comunque convinta del tutto.
Innanzitutto l'introduzione di un nuovo personaggio, Mefistofele, è stata una ventata di aria fresca. E' il direttore del circo che si esibisce sulla nave da crociera in cui i protagonisti si sono imbarcati; si tratta di un giovane ragazzo che indossa sempre una maschera e non si fa vedere mai in viso. Oltre alla sua identità misteriosa che mi ha tenuta incollata alle pagine perché curiosa di scoprire chi fosse veramente, mi sono piaciute due cose in particolare: è un personaggio di cui non ci si può fidare perché sa come usare le parole e ingannare (vabbè che se vi chiamate Audrey Rose non ci vuole poi molto), ma soprattutto è il personaggio che METTE ZIZZANIA.
Ecco, quando le vicende dei protagonisti non sono poi così entusiasmanti, io ci spero sempre che arrivi il personaggio di turno a rompere le balle e a rendere tutto più accattivante. Mefistofele per me c'è riuscito. Come dicevo è un personaggio che raggira per il suo tornaconto personale (o forse no?), un po' bugiardo, un po' seducente che personalmente ho apprezzato tantissimo. Più di una volta mi ha fatto provare quel brivido di eccitazione che mi è mancato nei volumi precedenti. Insomma, un personaggio che questa serie necessitava. Ha reso la lettura molto piacevole.
Tutta la storia del circo però mi è piaciuta a metà. Non l'ho trovata sempre affascinante e alcune scene l'avrei benissimo tagliate. Ma questo in generale ad essere onesti.
E ormai mi sono abituata ad Audrey Rose e quasi quasi anche affezionata.
No, scherzo.
Manco per sbaglio.
Abituata sì, infatti tutto quel che fa e che dice non mi dà più fastidio. Insomma, se una è stupida mica è colpa sua? Se non sa fare due e più due che ci possiamo fare? D'altronde lei studia medicina legale, mica la matematica...
Thomas invece qui è stato poco presente. Un po' mi spiace per questo ragazzuolo che nel secondo non avevo trovato così terribile e questo poteva essere il libro giusto che me lo facesse apprezzare, invece nada. Da un lato è un'occasione sprecata, dall'altro non mi è mancato poi così tanto (SORRY).
Dalla love story dei due protagonisti continuo a non essere particolarmente presa, ma penso comunque che sia carina. Anche se nel secondo hanno saltato alcuni step, in generale come coppia non sono così terribili, solo che a me non piacciono più di tanto probabilmente perché nemmeno presi singolarmente mi fanno impazzire. Insomma, oggettivamente non solo male, ma personalmente non me ne può fregar di meno.
Il caso da risolvere invece questa volta è stato un po' più complesso e io non ho indovinato, più che altro perché la soluzione finale mi è sembrata un po' forzata. O probabilmente i personaggi secondari erano tanti e pure poco approfonditi che non mi veniva in mente una sola ragione per il quale potessero commettere un crimine.
Nel complesso comunque anche questo volume si conferma una guilty pleasure. Non si tratta di un libro eccezionale, ma per passare il tempo secondo me è perfetto. E di sicuro imparerete tanti di quei termini nuovi per definire la mente brillante di Audrey Rose.
Valutazione: 3,75 ⭐
Alla fine di questo libro troverete la novella extra "La nascita del principe oscuro", ovvero alcune scene inedite del libro dal punto di vista di Thomas.
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A girl of wintefell
di questo ho apprezzato il mistero da risolvere, mentre i protagonisti non mi sono piaciuti molto. Come te però l'ho letto volentieri
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