Buongiorno lettori, ogni tanto abbandono il mio amato fantasy per un thriller/mistery di cui sento spesso il bisogno, per questo oggi vi lascio la recensione di “Omicidio in biblioteca” di Sulari Gentill, ringrazio la casa editrice per la gradita copia omaggio e Maria Cristina del blog 'Chronicles of a bookaholic' per aver organizzato l’evento!
Autore: Sulari Gentill
Pagine: 353
Casa editrice: Piemme
Data di pubblicazione: 3 ottobre 2023
Traduttore: Gioia Sartori
"C'è una biblioteca stupenda, con un soffitto stupendo, che è la distrazione ideale per non farti scrivere il romanzo della tua vita. Eppure, un certo silenzio ti aiuta e così, con calma, ti concentri. Ti guardi intorno, ci sono alcune persone accanto a te. Sembrano interessanti. Potresti annotarti qualcosa su di loro, magari diventeranno dei person... Un urlo agghiacciante. Qualcuno è stato ucciso. Mentre Freddie, aspirante scrittrice, prende appunti per il suo libro e osserva i suoi vicini - Lettrice di Freud, Mento Volitivo e Uomo Irresistibile - non sa due cose. La prima è che quelle persone diventeranno presto anche suoi amici; la seconda è che l'assassino è seduto accanto a lei e si sta insinuando nel romanzo che sta scrivendo. I quattro si improvvisano detective e ben presto ognuno inizia a sospettare degli altri. Strano, perché tutti hanno degli ottimi alibi. Eppure l'assassino si nasconde proprio tra le righe. Del resto, le parole sono le armi più insidiose."
RECENSIONE OMICIDIO IN BIBLIOTECA DI SULARI GENTILL
La trama è davvero molto interessante e intrigante, una sorta di metaletteratura dove si intrecciano tre storie diverse una dentro l’altra, come le bambole matrioska!
Abbiamo infatti una narrazione epistolare tra una famosa autrice australiana di thriller, Hannah Tigone, che sta scrivendo un libro e il suo amico e fan che lo sta leggendo in anteprima, anche lui scrittore ma in cerca di un editore, dandole i suoi suggerimenti sulla storia ambientata nella sua città Boston.
Poi abbiamo la storia del libro di cui stiamo appunto leggendo la costruzione che la nostra autrice sta scrivendo e che è l’oggetto del giallo vero e proprio, una delle sue protagoniste Freddie a sua volta è una scrittrice australiana e trae l’ispirazione per il suo libro dalle vicende che le stanno accadendo in quel momento! Insomma un casino, ma tranquilli è molto più semplice di quanto vi ho detto, spiegarsi in questo caso, senza dirvi più del dovuto è piuttosto difficile!
Un grido in biblioteca unisce i quattro protagonisti del libro che sta per essere scritto e che proprio quel giorno si incontrano per caso in biblioteca, a quel grido corrisponde il ritrovamento di un cadavere. I quattro ragazzi che non si conoscevano prima di quel fatidico giorno stringono subito un’immediata amicizia, c’è una forte attrazione tra di loro che li lega in pochissimi giorni. E proprio per aver ‘assistito’ all’omicidio si sentiranno in dovere di cercare di scoprire chi sia il colpevole, anche perché scopriranno presto di avere molte cose in comune tra loro, ma anche con la vittima o le vittime, e soprattutto ad essere sospettato sarà proprio uno di loro…
Lo stile di scrittura è molto scorrevole ed appassionante, praticamente si fa leggere da solo in un giorno, è accattivante e i capitoli finiscono sempre in modo da farti venire la voglia di non metterlo giù, ma di continuare a leggerlo per vedere come va avanti! L’intreccio è stato ideato e sviluppato molto bene, tutti i diversi filoni narrativi si intersecano alla perfezione nella creazione di un delitto perfetto. Il colpevole è ovviamente piuttosto intuibile vista la scarsità di personaggi, anche se non il movente, avrei gradito comunque una maggiore complessità ed anche un maggior spessore dei personaggi, ma questo può anche essere un mio gusto personale.
Mi è piaciuto che la narrazione mi abbia portata a domandarmi più volte quale fosse la realtà, perché il presente del libro con lo scambio epistolare e il libro stesso che si sta scrivendo, quindi realtà e finzione, si scontrano in più occasioni per fondersi tanto da non farmi capire dove finisse una e iniziasse l’altra! Quanto di vero c’è nella storia di cui Hannah sta scrivendo e quanto c’è di reale nel thriller di Freddie che stiamo leggendo?
Veniamo ora a quello che mi è piaciuto di meno: ogni capitolo inizia con una lettera di Leo, l’amico di penna di Hannah, che le sta facendo da revisore, personaggio da non sottovalutare, ma sebbene abbia detto che queste lettere sono importanti per la trama al tempo stesso ne rallentano la lettura. Per come finivano i capitoli non vedevo l’ora di iniziare subito il successivo ed invece bisognava prima leggere la benedetta lettera, per quanto mi riguarda interrompeva il ritmo della narrazione!
La questione più spinosa però per me è stato il finale che non ho trovato del tutto chiaro e che non sono sicura di aver compreso nel modo giusto, potrebbe anche essere una mia incapacità di comprensione, ma ho letto molti pareri simili al mio per cui effettivamente potrebbe essere invece un problema del libro stesso. Diciamo che tutto verrà spiegato, ma una cosa ci lascia con il dubbio, sempre sulla questione della contrapposizione tra realtà e finzione. E diciamo anche che io odio i finali ‘aperti’, in un giallo/thriller/mistery io devo capire tutto e non rimanere con il dubbio di avergli dato un’errata interpretazione, motivo per il quale non gli posso dare una votazione piena!
Se siete comunque alla ricerca di un thriller gradevole e non troppo impegnativo, un cozy mistery per accompagnarvi in questi pomeriggi piovosi da copertina e tisana, allora farà al caso vostro! Buona lettura!
3,5⭐⭐⭐
Alessia @nyn_82_and_her_booksworld
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