Negli ultimi tempi non sempre ho voglia di pubblicare qui sul blog, infatti da gennaio ad oggi ho pubblicato tipo 6 post compreso questo. A me non pesa, anzi, nel tempo che risparmio posso fare altro, e qui pubblico solo quando ne sento la necessità. Mi spiace magari per chi mi seguiva con costanza, ma se siete interessati a restare aggiornati sulle mie letture e sulle ultime novità, seguitemi su instagram (@divoratoridilibri).
Oggi vi parlo delle letture di gennaio e febbraio (visto che a gennaio non ho fatto il riepilogo). Tranquilli, ho letto pochi libri quindi non ci metteremo un'eternità. Infatti attualmente ho letto solo 6 libri su 90. Il mio ritmo di lettura è cambiato e un po' mi sono pentita di aver puntato così in alto con la sfida goodreads perché è evidente che quest'anno molto probabilmente me la prenderò con calma. Di sicuro questo sarà dovuto anche al fatto che sto collaborando davvero poco con le case editrici, quindi non ho fretta di finire le letture per scrivere le recensioni. E' una sensazione bellissima.
Ma parliamo delle letture di gennaio! Ho letto solo tre libri, due bellissimi e uno molto meh.
Ho letto e adorato La guerra dei papaveri, un libro che mi ha fatto pensare "ECCO IL FANTASY CHE AMO!". Questo libro ha 1) una protagonista cazzuta, ma non perfetta che farà di tutto per farsi valere in una delle accademie più prestigiose del suo Paese; 2) un'ambientazione che inizialmente magari non riuscirete a comprendere del tutto, ma il lato positivo è che a poco a poco l'autrice lo spiega di nuovo e con calma, aggiungendo sempre più elementi interessanti; un sistema magico a cui tecnicamente possono accedere tutti, ma che nella pratica solo in pochi riescono veramente a "raggiungere" perché è pericoloso e perdere il controllo è facilissimo (d'altronde si ha a che fare con delle divinità). Prima o poi pubblicherò la recensione (che in realtà è pronta, devo solo editarla).
Subito dopo ho letto The dragon Republic, il seguito (in italiano dovrebbe uscire l'11 maggio con il titolo La repubblica del Drago). Ci ho messo parecchie settimane, ma ne è valsa la pena. Non leggevo in inglese da moltissimi mesi, ma devo dire che è stato più semplice di quanto mi aspettassi (seppur un paio di scene più complesse ci sono). Secondo me è ancora più bello del primo perché il world-building si arricchisce. Il finale poi mi ha spezzato il cuore e già piango perché ho l'impressione che il terzo finirà in tragedia.
Ovviamente non tutto può essere rose e fiori e dopo due libri bellissimi ho letto lui, Serpent and Dove. Ora, non fraintendetemi: so che molte persone lo hanno letto e apprezzato, e infatti non lo sconsiglio proprio perché so che a qualcuno potrebbe piacere, ma a me di questo libro non è piaciuto quasi nulla. Sapevo già che non sarebbe stato il capolavoro del secolo, infatti le aspettative erano sotto lo zero, ma speravo almeno di apprezzare la relazione (hate-love), ma niente da fare, per me è una ship campata in aria. Per il resto alcune scene sono talmente trash che mi hanno fatto ridere, però nel complesso l'ho trovato anche abbastanza noioso, infatti verso la fine mi è capitato di saltare alcune descrizioni.
La corte di fiamme e argento l'ho letto in anteprima mondiale. Ero abbastanza dubbiosa su questo libro perché non ho apprezzato Crescent City (almeno quella metà che ho letto), ma devo dire di essere rimasta abbastanza sorpresa. Nesta mi è piaciuta tantissimo e ho adorato il suo percorso. Non mi dilungo perché ho scritto una recensione (leggila).
Infine ho deciso di proseguire la serie Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, grazie anche all'aiuto degli audiolibri. A febbraio ho letto La battaglia del labirinto e Lo scontro finale e finalmente è scattata la scintilla! Infatti me sono completamente innamorata e non vedo l'ora di iniziare Eroi dell'Olimpo. Arrivati a questo punto ho trovato la storia più matura e ho apprezzato il fatto che l'autore abbia iniziato anche ad approfondire certi personaggi che fino a quel momento mi erano sembrati un pelino piatti. In generale poi l'ho trovato molto emozionante, specie l'ultimo volume. Sono felice di averla rivalutata. Sulla rielaborazione in chiave moderna della mitologia e sull'ironia di Riordan niente da dire. TUTTO BELLISSIMO!
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