Oggi vi lascio la recensione di Truthwitch di Susan Dennard, il primo volume della serie Witchlands! In totale dovrebbero essere cinque libri. In italiano sono usciti i primi tre (Truthwitch, Windwitch, Bloodwitch) più la novella dedicata ad un personaggio secondario (Sighwitch) che trovate insieme al secondo volume. Il quarto uscirà quest'anno in lingua originale, mentre il quinto è previsto per il 2022.
Titolo: TruthwitchEditore: Oscar Mondadori (Oscar Fantastica)
Nelle lande stregate ci sono infiniti tipi di magia: tanti quanti i modi per mettersi nei guai, come ben sanno due giovani donne molto speciali. Safiya è una Strega della Verità, ha il dono di riconoscere le menzogne. C'è chi ucciderebbe per avere quel potere, e così lei lo tiene ben nascosto, se non vuole essere usata come una pedina nello scontro tra gli imperi. Iseult invece è una Strega dei Fili: sa vedere i legami invisibili che uniscono le persone attorno a lei, ma non riesce a percepire i sentimenti che la riguardano direttamente. Le due ragazze hanno personalità complementari – impulsiva e focosa Safi, fredda e prudente Iseult – e soprattutto sono inseparabili. Tutto ciò che vogliono è essere libere di vivere le loro vite come un'avventura continua, ma le ombre della guerra si addensano sulle Lande Stregate. Con l'aiuto dell'astuto principe Merik, Safi e Iseult si troveranno a combattere contro imperatori, mercenari e uno Stregone del Sangue votato alla vendetta, decisi a tutto pur di dominare il potere di una Strega della Verità.
Recensione TRUTHWITCH, Susan Dennard
La recensione di oggi sarà un po' confusa perché ehm... anch'io lo sono. Quindi se leggete e andate in confusione anche voi, tranquilli, è normale.
Tenevo d'occhio questo libro da quando è uscito nel 2016, ma all'epoca non leggevo in inglese, quindi è rimasto in wishlist fino a quando non mi sono decisa a comprarlo, praticamente qualche giorno prima che annunciassero la traduzione in italiano (la sfiga?) e voi lo sapete che sono pigra, quindi ho pazientemente aspettato.
Nonostante la lunghissima attesa, non mi aspettavo molto da questo primo volume perché avevo già letto un paio di recensioni che mi avevano riportato con i piedi per terra. Però in cuor mio speravo che mi piacesse perché le premesse erano interessanti.
I libri con la magia mi piacciono molto e l'idea di Truthwitch forse non è originalissima, ma risulta comunque affascinante. Ogni strega ha un potere diverso: c'è chi controlla il fuoco e chi l'aria, chi crea illusioni e chi riesce a vedere i "fili" delle persone. E poi c'è la protagonista Safi(ya), una strega con la rara abilità di scoprire se la persona di fronte a lei sta dicendo il vero o se sta mentendo.
Non vi mentirò, per buona parte del libro mi son chiesta se questo potere fosse effettivamente così importante da scriverci un intero libro. Da un certo punto di vista penso di no; uno stregone del fuoco può bruciarti in tre secondi; dal punto di vista politico invece può essere utile per creare alleanze, scoprire nemici e traditori. E infatti la trama di questo volume gira attorno a questo, ma ci sono diverse sottotrame che tra l'altro ho apprezzato di più. Nel complesso risulta un romanzo introduttivo: vengono messe le carte in tavola, senza però essere approfondite più di tanto o in altri casi gestite in maniera frettolosa. Questo è stato un problema, perché più volte mi sono sentita spaesata.
La mia confusione riguarda principalmente: a) il sistema magico, che ho capito praticamente solo con il confronto con altri lettori, ed è un peccato perché è l'aspetto più interessante; b) l'aspetto politico. Non che sia complesso, semplicemente non ho capito chi è il\la re\regina di cosa perché vengono presentati abbastanza in fretta. Avrei gradito tantissimo una pagina di riepilogo alla fine.
Per fortuna è una lettura abbastanza godibile. L'inizio forse non è stato tra i più entusiasmanti, però nemmeno così terribile. Sono proprio le premesse a tenerti incollato alle pagine. Superato il 20% circa, la storia mi ha catturato tantissimo, anche se devo dire che non tutti i punti di vista mi hanno coinvolto allo stesso modo. Ad esempio ho divorato con avidità i capitoli di Iseult e di Aeduan, mentre non mi hanno fatto impazzire quelli di Merik e Safi.
Iseult è una strega dei fili e non chiedetemi che cosa significa perché non penso di averlo afferrato al 100%. Ho capito solo che è in grado di vedere i fili, ovvero emozioni e\o caratteristiche di un'altra persona. Iseult è una specie di straniera\immigrata (nomatsi) e per questo spesso viene disprezzata. Al contrario di Safi che è un personaggio un po' più eccentrico e combina guai, Iseult è più riflessiva e silenziosa. Mi è piaciuta non solo per la sua personalità, ma ho trovato il suo personaggio più a fuoco rispetto a quello di Safi. Il rapporto tra le due ragazze (sono compagne di filo, una sorta di parabatai credo) mi è piaciuto tantissimo. Sono felice di aver letto di una bella amicizia!
Oltre il punto di vista di Safi e Iseult, in questo libro troviamo anche quello di Merik e Aeduan.
Merik è uno stregone dei venti e seppur nella teoria sia un personaggio che solitamente apprezzo molto per i suoi valori (persona onesta, che vuole il bene per il suo popolo, ecc.), nella pratica mi ha lasciato abbastanza confusa. Ha questa sua rabbia che personalmente non ho afferrato del tutto e per il momento mi ha dato l'impressione di un personaggio lunatico, ma potrebbe anche esserci qualcosa di più. Infatti mi è parso di capire che questo cambiamento di umore sia dovuto ai suoi poteri (forse se ne parlerà nel secondo visto che si chiama "Windwitch", letteralmente stregone dei venti?)
La cosa buffa comunque è che mi ha ricordato vagamente Chaol de Il trono di ghiaccio (lo sapete che lo amo), solo che quest'ultimo è caratterizzato decisamente meglio. Anche il suo rapporto con Safi (che è una Celaena, ma che brilla di meno) di hate\love mi ha ricordato vagamente quello dei Chaolaena, ma non mi ha entusiasmato del tutto perché l'ho trovato un po' affrettato. Per non parlare dell'antipatia che provano i due, po' esagerata secondo me (cioè ne Il trono di ghiaccio Chaol odia Caleana perché è un'assassina e pensa che lei uccida per divertimento; ora, essendo lui una persona con un certo onore è abbastanza scontato che non vada d'accordo con l'etica di Celaena; qui invece mi è sembrato un po' infantile). Comunque nel complesso non li ho trovati proprio terribili, anzi, alcune scene mi hanno fatto sorridere, ma avrei voluto che tutto fosse gestito meglio. Ripongo le mie speranze nel secondo volume.
Differente invece il rapporto tra Aeduan e Iseult che ho AMATO. Ok, si sono visti, quanto? Tre volte? Ma vi giuro che la chimica tra questi due è ESPLOSIVA. Ci voleva proprio un enemies to lovers!
Aeduan è uno stregone del sangue, il cui potere non è visto di buon occhio perché associato al Vuoto, una delle cinque (o sei) fonti di magia (questo l'ho capito solo leggendo le recensioni xD). E' un monaco mercenario e la sua missione è cercare le due streghe per conto di un capo gilda, ma in realtà lui è fedele solo a se stesso (e forse a qualcun altro). E' uno di quei personaggi dalla dubbio morale e, anche se un po' scontato, riesce ad incuriosire abbastanza. Personalmente non vedo l'ora di leggere i seguiti principalmente per lui e per Iseult, non solo come coppia, ma anche come singoli.
RIASSUMENDO: non un libro eccezionale e non privo di difetti, ma risulta molto piacevole. Non è scritto con uno stile pretenzioso e si lascia leggere abbastanza velocemente. Personalmente sono abbastanza curiosa di proseguire.
Valutazione: 3,5⭐
Cosa ne pensate? Siete d'accordo con me? Leggerete il libro e\o il secondo volume?
per me godibile, ma veramente troppo confuso, troppo. Non so se proseguirò
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