Buongiorno lettori, oggi torno da voi con la recensione de ‘Le trame del regno’ primo volume della serie ‘This woven kingdom’ di un’autrice che amo molto, Tahereh Mafi. Ancora piango per non essere riuscita a vederla nel suo tour qui in Italia, ma tranquilli prima o poi riuscirò a farmene una ragione, spero!
La Mafi è conosciuta e famosa per la serie distopica ‘Shatter me’, composta da due trilogie e da una serie di novelle, con una trama dal molto potenziale che parte benissimo e poi si perde per strada con alcune scelte discutibili, ma con un protagonista che su di lui regge l’intera serie, Warner! Sì dovete leggere almeno la prima trilogia solo per lui perché la protagonista Lagnette, oops scusate Juliette, come già immaginerete è solo una gran rottura di scatole che si lamenta per la maggior parte di tutti i libri. Questa premessa era necessaria perché con la nuova serie temevo si ripetesse la stessa storia ed invece ne sono rimasta piacevolmente sorpresa perché, qualche dettaglio a parte, sembra essere scritta da una persona completamente diversa, cosa che in questo caso ritengo molto positiva!
Autore: Tahereh Mafi
Editore: Fanucci
Pubblicazione: 2 maggio 2023
Pagine: 372
Traduttore: Bianca Giolitti
"Per il resto del mondo, Alizeh non è altro che un’umile serva, e non l’erede scomparsa dell’antico regno Jinn costretta a nascondere la sua identità. Il principe ereditario Kamran conosce le profezie che annunciano la morte del re, ma non può immaginare che la serva dagli occhi misteriosi, la ragazza che non riesce a togliersi dalla testa, sconvolgerà il suo regno e il mondo intero. E mentre gli animi si infiammano e la guerra divampa oltre le mura del palazzo, la posta in gioco diventa sempre più alta..."
RECENSIONE "LE TRAME DEL REGNO" DI TAHEREH MAFI
Alizeh è per tutti solo una serva di una ricca famiglia, sarta nel tempo libero per arrotondare il misero stipendio, sola, senza nessuno al mondo, prosciugata da una vita che non le regala niente, ma che tenta di schiacciarla in ogni modo possibile. In realtà è la regina perduta dei Jinn, antico popolo caduto in disgrazia a causa dell'arroganza del suo Diavolo, la cui magia è imbrigliata dagli accordi di pace stipulati dal Re di Ardunia con gli Argilla, gli umani, che consentono loro di vivere ma ai margini della società come schiavi. Per questo Alizeh per la propria incolumità dovrà tenere costantemente nascosta la sua identità perché oggetto di una profezia in grado di minare le fondamenta del regno di Ardunia, il suo destino finirà quindi con l’incrociarsi proprio con il nipote ed erede di quel regno, Kamran...
Ho trovato il worldbuilding purtroppo praticamente inesistente, viene solo accennata la struttura del mondo in cui ci troviamo, senza una mappa (gli autori hanno un serio problema con queste mappe che non ci sono mai quando servono) non si capisce bene come e quanti regni ci siano e a parte la base della trama che vede lo scontro Jinn/Argilla e tra i regni di Ardunia/Tulan non si capisce bene altro e anche qui ci vengono date pochissime informazioni. E’ ispirato alla mitologia persiana per cui mi aspettavo anche un’ambientazione a tema ed invece tranne gli accenni al cibo o ai vestiti non si capisce che l'ambientazione sia di ispirazione mediorientale, Jinn a parte avrebbe potuto benissimo essere basato su qualsiasi altra cultura, cosa che mi è dispiaciuta moltissimo.
C’è l'instalove più immediato di sempre da parte del protagonista maschile, credo che sia ancora più senza senso di quello inspiegabile di Warner nei confronti di Juliette, ci ho ritrovato il suo stesso attaccamento al limite dell’ossessione. Kamran dalla prima volta che vede Alizeh ne rimane conquistato, tutto il suo mondo cambia, viene sconvolto e trasformato, ricostruito su di lei, il nemico numero uno dell’Impero, un nemico che ovviamente non è come gli hanno fatto credere. Nonostante odi l’instalove insieme li ho amati, il mio cuore da ‘enemies-to-lovers’ non può resistere a tanto, i due hanno una chimica pazzesca, ma se ho davvero adorato Alizeh lo stesso non si può dire di Kamran.
Ho amato Alizeh perché per fortuna nonostante il suo difficile trascorso e un presente e futuro alquanto incerto non si lamenta mai, ha molti momenti di sconforto, cosa più che comprensibile, è sempre da sola, non può avvicinarsi a nessuno per non essere scoperta ed è alla disperata ricerca di un contatto umano e del conforto che solo un’altra persona può darle e che sembra trovare nell’unica persona da cui dovrebbe stare più lontano in assoluto. Kamran dall’altro lato ha un carattere un po’ troppo facile all’ira e alla violenza, anche lui non ha avuto una vita facile, il Re suo nonno e il suo ruolo da erede sono tutto il suo mondo che viene prima di tutto, grazie a Alizeh vedrà le sue certezze venire meno e sgretolarsi in un mare di mezze verità. Non ho invece però affatto apprezzato il fatto che nonostante le prove davanti ai suoi occhi non abbia mai trovato il coraggio di combattere per ribellarsi e opporsi ad un destino che non vuole e ad una verità che dovrebbe essere palese, mi ha deluso perché pensavo di assistere in qualche momento ad un suo cambiamento, che si desse finalmente una svegliata e aprisse gli occhi, cosa che per adesso ancora non è avvenuta. Il mio cuore comunque è stato doppiamente soddisfatto perché gli ‘enemies-to-lovers’ secondo me avranno di che gioire anche con un personaggio con cui facciamo conoscenza verso la fine del libro e che sono certa ci darà tantissime soddisfazioni diventando potenzialmente IL protagonista maschile.
Inoltre diciamo che per tutto il libro non succede praticamente nulla, l’azione è veramente concentrata solo nella parte finale del libro, ma ad essere sincera non me ne sono accorta sul momento, ma solo a lettura ultimata perché rapita dalla magia della storia! Nel senso che si percepisce come lo stile dell’autrice sia molto maturato, sia più rifinito, scorrevole, ricco di descrizioni, anche dei pensieri dei personaggi, cosa che io apprezzo sempre molto, motivo per il quale non ho patito lentezza nella narrazione. E’ un po’ come se fosse un’introduzione per le ultime pagine della storia che porteranno secondo me ad uno strepitoso secondo libro. E’ vero per tre quarti della storia non c’è azione e non ci sono nemmeno troppi di quegli intrighi di corte che mi aspettavo visto il claim che ci viene presentato e che avrei maggiormente voluto, ma davvero con l’introduzione del nuovo personaggio maschile le cose svoltano e portano al sorprendente finale!
Probabilmente la mia recensione sarà stata piuttosto incoerente perché ci sono molte cose che non mi hanno convinto, ho trovato mille difetti in questo primo libro, ma nell’insieme e nonostante tutto mi è piaciuto davvero tanto lo stesso! Adesso Ottobre non sarà mai troppo vicino, VOGLIO il secondo libro ADESSO!!!!!!!!!!!!!!!! Voi conoscete la Mafi, avete letto altro di suo?
4⭐⭐⭐⭐
Alessia @nyn_82_and_her_booksworld
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