Buongiorno lettori, ferie e vacanze ormai finite, almeno per me, quale miglior modo per ricominciare quindi se non con una recensione? Oggi vi parlo dei "Discepoli di Caos" conclusione della dilogia dei "Sette Santi senza volto" di M.K.Lobb ( qui la recensione del primo) e pubblicato dalla Fanucci Editore, che ringrazio come sempre per la copia cartacea e per la consueta gentilezza!
Autore: M.K.Lobb
Editore: Fanucci
Pagine: 348
Data di pubblicazione: 19 luglio 2024
Traduttore: Laura Pettazzoni
"Damian Venturi ha assicurato un assassino alla giustizia, ma sospetta che ci sia un costo che non è pronto a pagare. Mentre si sforza di comportarsi da agente responsabile, è tormentato da ineluttabili pensieri oscuri che lo portano a chiedersi se abbia davvero il pieno controllo di sé stesso. Roz Lacertosa dovrebbe sentirsi vittoriosa. L’assassino di suo padre è morto e i ribelli hanno messo sotto i riflettori i vizi e la corruzione che dilagano a Palazzo. Tuttavia, la guerra con Brechaat continua e i discepoli della città sono decisi a mantenere lo status quo. Quando un nuovo potente generale arriva per ristabilire l’ordine, decine di persone vengono arrestate e spedite a nord, compresi gli amici di Roz e Damian. Determinati a liberarli, i due puntano su Brechaat. Ma il loro viaggio è segnato da una strana magia che spinge Damian ad alienarsi sempre di più. Ciò che si nasconde nelle terre del nord cambierà i loro destini... e quello di Ombrazia."
RECENSIONE "I DISCEPOLI DI CAOS" DI MK LOBB
Questo era uno dei seguiti che attendevo di più, il primo libro mi era piaciuto da impazzire ed ero sicura che questa dilogia sarebbe diventata una delle mie serie del cuore, purtroppo invece non è andata come speravo. Questa conclusione mi ha delusa non poco, resta sempre un'ottima idea di base, ma per me non sviluppata come avrebbe dovuto. Un'occasione sprecata per diventare una serie memorabile!
Riprendiamo la storia dove l'avevamo lasciata alla fine del libro precedente: Damian e Roz hanno sconfitto Enzo ed impedito la resurrezione di Caos. Inoltre a seguito degli sconvolgimenti successivi e alla morte del Gonfaloniere si preparano ad affrontare una nuova era che nelle loro intenzioni dovrebbe vedere l'abolizione di un governo elitario, con una maggior coesione tra i Discepoli e Sfavoriti.
In realtà le cose andranno in tutt'altro modo perché il nuovo Gonfaloniere non ha nessuna intenzione di cambiare lo stato attuale delle cose, anzi richiama dal fronte un generale per sedare la ribellione e durante un'assemblea fa rinchiudere in prigione alcuni ribelli amici di Damian e Roz per spedirli direttamente in guerra. I nostri due protagonisti intraprenderanno quindi un viaggio per liberare i loro amici e scoprire la verità, su come stiano davvero le cose nella guerra tra Ombrazia e Brechaat, dove siano i veri nemici, e soprattutto per scongiurare la resurrezione di Caos o trovare un modo per fermarlo nel caso che ormai sia troppo tardi!
Purtroppo ho trovato questo secondo libro molto confusionario e molto noioso.
Confusionario, perché il wolrdbuilding non viene minimamente approfondito, come invece speravo dopo la fine del primo libro, ci sarebbe stato tantissimo da dire sui Santi e sul loro passato e invece restiamo su quelle quattro cose in croce che ci vengono dette su Pazienza e Caos mentre gli altri restano non pervenuti. C'è un'ambientazione con un potenziale strepitoso che non è stato approfondito per nulla.
Continua a non esserci una mappa, cosa che sarebbe stata ancora più fondamentale in questo libro visto che ci trasferiamo al fronte e che nel viaggio tocchiamo anche altre territori. Niente, restiamo a brancolare nel buio. In questo libro mi è molto pesato.
E noioso, perché nonostante ci sia più movimento, in realtà resta tutto molto più statico e soprattutto perché Damian raggiunge un livello di lagna davvero insopportabile. Già nel primo libro si era capito che il personaggio debole tra i due protagonisti era proprio lui, cosa che di per se non negativa a prescindere, anche perché soprattutto nel finale aveva dato un chiaro segno di miglioramento. Ma qui invece torniamo indietro e perdiamo i piccoli passi in avanti ottenuti. Poiché Damian, improvvisamente, inizia a comportarsi in modo molto strano e a manifestare apparentemente dei poteri magici. I nostri due ragazzi sospettano che qualcuno, forse la magia residua di Enzo o addirittura Caos stesso, lo stia possedendo, lo squilibrio causato da questa possessione non fa però che accentuare il suo lato pessimista e depresso, pieno di sensi di colpa, che peraltro già aveva di suo, rendendolo di una pesantezza unica.
Come dicevo, la narrazione seppur movimentata da una maggiore azione resta comunque molto lenta, nonostante tutto sembra non accada nulla. Ho amato Roz per la sua coerenza e la sua tenacia nel voler salvare Damian, ma ho patito le continue litigate tra i due che quindi praticamente passano quasi tutto il libro emotivamente distanti tra di loro.
Mi è mancato quel brio, quella tensione tra i due protagonisti che tanto mi aveva catturato nel primo libro!
Inoltre è tutto troppo affrettato, soprattutto nella parte finale, come se l'autrice dovesse chiuderla lì per forza, il risultato è che ci regala un finale sofferto, prevedibile, anche se giusto, che comunque mi è piaciuto molto, con qualche spiegazione che lascia un po' interdetti e qualcosa che non viene spiegato affatto.
Sono rimasta con l'amaro in bocca, sono sincera, peccato per l'inizio della serie che era partita con il botto. Si lascia leggere però volentieri ed in modo scorrevole e per l'idea, di fondo molto buona, davvero peccato però!
3⭐⭐⭐
Alessia @nyn_82_and_her_booksworld
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