Buon pomeriggio, divoratori. E già, non sono morta ma tra scuola-calcio-studio il mio povero cervello si rifiuta di scrivere qualcosa di anche lontanamente sensato. Credo che domenica programmerò un bel po' di post (soprattutto recensioni) ! Ad ogni modo, oggi vi lascio un estratto da Città di carta , libro che ho terminato qualche giorno fa c: Ecco il brutto: da quassù non vedi la ruggine, la vernice scrostata, ma capisci che razza di posto è davvero. Vedi quanto è falso. Non è nemmeno di plastica, persino la plastica è più consistente. E’ una città di carta. Guardala, Q: guarda tutti quei viottoli, quelle strade che girano su se stesse, quelle case che sono state costruite per cadere a pezzi. Tutte quelle persone di carta che vivono nelle loro case di carta, che si bruciano il futuro pur di scaldarsi. Tutti quei ragazzini di carta che bevono birra che qualche cretino ha comparto loro in qualche discount di carta. Cose sottili e fragili come carta. E tutti altrettanto so