Buon pomeriggio lettori c:
Oggi il blog ospiterà la quinta e ultima tappa del blogtour di Caprice e il cavaliere, racconto urban fantasy scritto dall'autore italiano Alberto Camerra. Buona lettura!
Cosa ne pensate? Vi incuriosiscono le streghe? A me tantissimo, soprattutto dal punto di vista storico!
Oggi il blog ospiterà la quinta e ultima tappa del blogtour di Caprice e il cavaliere, racconto urban fantasy scritto dall'autore italiano Alberto Camerra. Buona lettura!
Presente da sempre nella cultura dei popoli, la strega è una figura malvagia per antonomasia. Le sue tracce sono presenti nella Bibbia, con la Strega di Endor, ma anche nell’antica Grecia, con le streghe della Tessaglia. Il folclore popolare le dipinge come delle caricature femminili dedite al culto del Male. Nel Medioevo ebbe origine la caccia alle streghe, che colpiva le donne sospettate di praticare sortilegi e malefici ai danni della comunità: una persecuzione, spesso culminata nel rogo di molte sventurate. Soltanto dall’Ottocento in poi comincia una sorta di rivalutazione della strega, da parte di alcuni storici francesi, che la considerano un residuo di antiche pratiche pagane. Nel Novecento è accostata alla figura dello sciamano delle culture primitive, associata al neopaganesimo e alla wicca. Secondo la tradizione, ogni strega sarebbe accompagnata da un animale con caratteristiche diaboliche: un gatto, un gufo, un corvo, una civetta, un rospo. A rivalutarne la reputazione ci pensa la letteratura moderna, grazie a Terry Pratchett, che le considera delle donne al servizio dei deboli e bisognosi. Ambigue le vede Terry Brooks, con la sua Strega di Ilse. Figure femminili dotate del dono della magia, senza malvagità innata, lo sono per la J. K. Rowling. La tendenza, rispetto al passato, è quella di vedere la strega come una donna capace di libero arbitrio: non è più la magia a corrompere chi la padroneggia, ma è probabile il contrario. Una donna con l’indole malvagia sarà destinata a una magia di tipo oscuro e negativo, compirà delle azioni finalizzate a un beneficio personale, egoistico, a scapito degli altri. Chi avrà a cuore la sorte del prossimo, tenderà invece a utilizzare le proprie conoscenze a favore di un beneficio collettivo, destinando le pratiche magiche verso questo obiettivo. Caprice non ha una visione chiara del mondo che la circonda: consigliata dalla madre a tenere nascoste delle capacità innate, si trova in palese difficoltà quando queste ultime minacciano di travolgerla. Troppo giovane per distinguere la netta separazione tra naturale e sovrannaturale, la strega normanna coglie importanti avvertimenti come fossero un gioco più bizzarro e macabro del solito. Caprice e il cavaliere cala le arti magiche nello spazio aperto degli oceani, di fronte a un orizzonte smisurato e solcato da gigantesche maree improvvise, incessante flusso di energia impetuosa. La Strega decide quando iniziare a cavalcare le onde: durante la burrasca, con un cielo nero e minaccioso, o durante una giornata serena, con il mare agitato da una placida corrente governabile. La scelta è una questione di carattere e determina le conseguenze. Non ci sono positivi o negativi, c’è la natura umana: il coraggio di affrontare una laboriosa costruzione oppure una facile ma rovinosa distruzione.
Caprice e il cavaliere di Alberto Camerra
eBook | Narcissus
ISBN: 9786050366655 | Prezzo € 1,49
ALBERTO CAMERRA nasce a Limbiate (MI). Ha scritto racconti e pubblicato su due antologie. Menzione d’Onore letteraria a Valeggio Sul Mincio. Prima di Caprice e il cavaliere, sono stati pubblicati in libreria e online: Luna senza Inverno, Esdy, Al & Bo – la costola di Adama e Fiori nella Neve.
***Premio fedeltà per i partecipanti al BlogTour Caprice e il cavaliere***
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Se vi siete persi qualche tappa qui sotto trovate i link c:
- TAPPA #1 I PROTAGONISTI DEL RACCONTO, PAROLE DEL VENTO
- TAPPA #2 ISPIRAZIONE E GUIDA, BRICIOLE DI PAROLE
- TAPPA #3 FANTASY O NON FANTASY?, LIBRI DI CRISTALLO
- TAPPA #4 MONT ST. MICHEL, AL PERICOLO DEL MARE, LE STAGIONI DEI LIBRI
- TAPPA #5 UNA STREGA NORMANNA, DIVORATORI DI LIBRI
Cosa ne pensate? Vi incuriosiscono le streghe? A me tantissimo, soprattutto dal punto di vista storico!
Ciao Giù! A me sinceramente non incuriosiscono tanto le streghe. Dipende in che contesto sono perché mi mettono sempre l'ansia ;)
RispondiEliminaAhahahahah io le trovo affascinanti *_*
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