Ciao lettori, oggi vi lascio la recensione de "Il principe crudele", una delle ultime fatiche di Holly Black, autrice che rientra tra le mie preferite perché fino a questo momento non mi ha mai delusa. Chissà come sarà andata questa volta? Leggete la mio opinione per scoprirlo ⇩
Titolo: Il principe crudele
Autore: Holly Black
Pagine: 313
Editore: Mondadori
Anno: 2018
compralo a 9,99€
Jude era solo una bimba quando i suoi genitori furono brutalmente assassinati. Fu allora che sia lei che le sue sorelle vennero rapite e condotte nel profondo della foresta, nel mondo magico. Dieci anni dopo, l'orrore e i ricordi di quel giorno lontano e terribile ormai sfocati, Jude, ora diciassettenne, è stanca di essere maltrattata da tutti e soprattutto vuole sentirsi finalmente parte del luogo in cui è cresciuta, poco importa se non le scorre nemmeno una goccia di sangue magico nelle vene. Ma le creature che le stanno intorno disprezzano gli umani. E in particolare li disprezza il principe Cardan, il figlio più giovane e crudele del Sommo Re. Per ottenere un posto a corte, perciò, Jude sarà costretta a scontrarsi proprio con lui, e nel farlo, a mano a mano che si ritroverà invischiata negli intrighi e negli inganni di palazzo, scoprirà la sua propensione naturale per l'inganno e gli spargimenti di sangue. Quando però si affaccia all'orizzonte il pericolo di una guerra civile che potrebbe far sprofondare la corte in una spirale di violenza, Jude non ha esitazioni. Per salvare il mondo in cui vive è pronta a rischiare il tutto per tutto.
Premessa: mi sono buttata sul libro ad occhi chiusi. Prima di iniziarlo infatti non ho letto nessuna recensione per evitare di farmi influenzare, ma sapevo che molti lo avevano adorato, altri detestato e che alcuni erano rimasti delusi. Quindi ho iniziato la lettura senza effettivamente sapere cosa mi sarei trovata davanti. Sicuramente è un libro che ha parecchi difetti, non è nemmeno lontanamente il migliore della Black, ma allo stesso tempo non posso dire che non mi abbia piacevolmente trattenuto perché mentirei.
La scelta della prima persona mi ha lasciata un po’ perplessa e, lo ammetto, anche un pochetto delusa perché a me piace molto la terza e con la Black ero abituata così. Anche la prima persona non è stata terribile, ma ad esempio l'atmosfera che c'è in Nel profondo della foresta (che ho amato) qui non l'ho trovata, ecco. Comunque la storia mi ha catturata sin da subito e l'ho letto velocemente in un paio di sere, nonostante non avessi tanto tempo a disposizione (giusto per farvi capire quanto scorre bene).
La Black ancora una volta ci porta nel mondo delle fate e, udite udite, è lo stesso universo di quello de Nel profondo della foresta! Personalmente non ne sapevo nulla e quando ho letto i nomi di alcuni personaggi sono andata in brodo di giuggiole *aww*. La differenza però sta nel fatto che se in quello ci sono dei difetti, si può chiudere un occhio perché il tutto è raccontato come una fiaba dark e, si sa, delle volte nelle fiabe alcuni comportamenti non hanno senso, alcuni passaggi sono affrettati, ma ci sta. Qui invece sono più evidenti.
Il world building ad esempio è confuso. Personalmente non saprei spiegarlo a parole mie, ci ho capito ben poco perché l'autrice non si prende del tempo per spiegarlo. Spesso vengono citate delle creature, ma purtroppo non ci è dato sapere come sono fatte (il che dovrebbe presupporre che noi sappiamo cosa siano e potrebbe passare se fosse, che so, un troll, ma un imp? Che roba è?). Da questo punto di vista mi è sembrato frettoloso, come se a l'autrice interessasse più raccontare la storia di Jude che altro.
I personaggi invece mi sono piaciuti, seppur con delle riserve. Jude personalmente l'ho adorata sin da subito per una parecchi motivi. E' un’umana che insieme alle sorelle è costretta a vivere con la fata che ha ucciso i suoi genitori, Maddock, che, nonostante tutto, le tratta bene. E io ho apprezzato questa specie di sindrome di Stoccolma, i sentimenti contrastanti di Jude nei confronti di questa figura quasi paterna. Lo detesta per quello che ha fatto ai suoi genitori, ma allo stesso tempo era molto piccola (aveva 7 anni) e dopo dieci anni, dopo essere cresciuta con lui, quasi prova affetto nei suoi confronti e si odia per questo. Jude odia le fate, ma dopo tutto questo tempo non può far a meno che provare un po’ di invidia e voler essere come loro, o forse dovremmo dire meglio di loro. Jude vuole ciò che non ha, il potere, ed è disposta a tutto per averlo. È un personaggio dalle mille sfaccettature, un personaggio che dietro la maschera di odio nasconde la paura, ma in mondo di fate crudeli e dispettose non può assolutamente permettere che venga fuori. Quindi un personaggio non proprio positivo ed è per questo che mi è piaciuto tanto.
I restanti personaggi sono meno approfonditi, alcuni appena appena abbozzati e questo è un peccato perché comunque ce ne sono parecchi interessanti. Cardan, il principe "crudele", devo ammettere che all'inizio mi ha lasciata indifferente, ma nella seconda metà l'ho rivalutato, seppur ancora ne ha da mangiare scatole di cereali sottomarca visto che al momento è abbastanza stereotipato. Ci sono diversi personaggi secondari interessanti, come Dain, Valerian (quanto è psicopatico? 💓), ma peccato che non sia tanto approfonditi. Alcuni personaggi sono dei veri e propri bulli e devo ammettere che se fosse stato un romance contemporaneo avrebbe potuto darmi fastidio (cioè non fastidio, ma avrei odiato tutto) , invece qui, in questo contesto, ci sta parecchio bene. Parliamo di fate immortali, dispettose e potenti, e se non avessero disprezzato gli umani sarebbe stato effettivamente abbastanza strano.
Quindi, per rispondere alla domanda nel titolo del post (è davvero un flop?), non è il miglior romanzo di Holly Black e se lo avesse curato di più sicuramente il risultato sarebbe stato migliore, ma ad ogni modo è un libro che si legge tutto d’un fiato, difficile da mettere giù. Insomma, qui parliamo di vere e proprie guilty pleasure. Mi è piaciuto e adesso attendo con ansia il secondo volume! Spero che la Mondadori non ci faccia attendere troppo!
Titolo: Il principe crudele
Autore: Holly Black
Pagine: 313
Editore: Mondadori
Anno: 2018
compralo a 9,99€
Jude era solo una bimba quando i suoi genitori furono brutalmente assassinati. Fu allora che sia lei che le sue sorelle vennero rapite e condotte nel profondo della foresta, nel mondo magico. Dieci anni dopo, l'orrore e i ricordi di quel giorno lontano e terribile ormai sfocati, Jude, ora diciassettenne, è stanca di essere maltrattata da tutti e soprattutto vuole sentirsi finalmente parte del luogo in cui è cresciuta, poco importa se non le scorre nemmeno una goccia di sangue magico nelle vene. Ma le creature che le stanno intorno disprezzano gli umani. E in particolare li disprezza il principe Cardan, il figlio più giovane e crudele del Sommo Re. Per ottenere un posto a corte, perciò, Jude sarà costretta a scontrarsi proprio con lui, e nel farlo, a mano a mano che si ritroverà invischiata negli intrighi e negli inganni di palazzo, scoprirà la sua propensione naturale per l'inganno e gli spargimenti di sangue. Quando però si affaccia all'orizzonte il pericolo di una guerra civile che potrebbe far sprofondare la corte in una spirale di violenza, Jude non ha esitazioni. Per salvare il mondo in cui vive è pronta a rischiare il tutto per tutto.
Recensione "Il principe crudele" di Holly Black
Premessa: mi sono buttata sul libro ad occhi chiusi. Prima di iniziarlo infatti non ho letto nessuna recensione per evitare di farmi influenzare, ma sapevo che molti lo avevano adorato, altri detestato e che alcuni erano rimasti delusi. Quindi ho iniziato la lettura senza effettivamente sapere cosa mi sarei trovata davanti. Sicuramente è un libro che ha parecchi difetti, non è nemmeno lontanamente il migliore della Black, ma allo stesso tempo non posso dire che non mi abbia piacevolmente trattenuto perché mentirei.
La scelta della prima persona mi ha lasciata un po’ perplessa e, lo ammetto, anche un pochetto delusa perché a me piace molto la terza e con la Black ero abituata così. Anche la prima persona non è stata terribile, ma ad esempio l'atmosfera che c'è in Nel profondo della foresta (che ho amato) qui non l'ho trovata, ecco. Comunque la storia mi ha catturata sin da subito e l'ho letto velocemente in un paio di sere, nonostante non avessi tanto tempo a disposizione (giusto per farvi capire quanto scorre bene).
La Black ancora una volta ci porta nel mondo delle fate e, udite udite, è lo stesso universo di quello de Nel profondo della foresta! Personalmente non ne sapevo nulla e quando ho letto i nomi di alcuni personaggi sono andata in brodo di giuggiole *aww*. La differenza però sta nel fatto che se in quello ci sono dei difetti, si può chiudere un occhio perché il tutto è raccontato come una fiaba dark e, si sa, delle volte nelle fiabe alcuni comportamenti non hanno senso, alcuni passaggi sono affrettati, ma ci sta. Qui invece sono più evidenti.
Il world building ad esempio è confuso. Personalmente non saprei spiegarlo a parole mie, ci ho capito ben poco perché l'autrice non si prende del tempo per spiegarlo. Spesso vengono citate delle creature, ma purtroppo non ci è dato sapere come sono fatte (il che dovrebbe presupporre che noi sappiamo cosa siano e potrebbe passare se fosse, che so, un troll, ma un imp? Che roba è?). Da questo punto di vista mi è sembrato frettoloso, come se a l'autrice interessasse più raccontare la storia di Jude che altro.
I personaggi invece mi sono piaciuti, seppur con delle riserve. Jude personalmente l'ho adorata sin da subito per una parecchi motivi. E' un’umana che insieme alle sorelle è costretta a vivere con la fata che ha ucciso i suoi genitori, Maddock, che, nonostante tutto, le tratta bene. E io ho apprezzato questa specie di sindrome di Stoccolma, i sentimenti contrastanti di Jude nei confronti di questa figura quasi paterna. Lo detesta per quello che ha fatto ai suoi genitori, ma allo stesso tempo era molto piccola (aveva 7 anni) e dopo dieci anni, dopo essere cresciuta con lui, quasi prova affetto nei suoi confronti e si odia per questo. Jude odia le fate, ma dopo tutto questo tempo non può far a meno che provare un po’ di invidia e voler essere come loro, o forse dovremmo dire meglio di loro. Jude vuole ciò che non ha, il potere, ed è disposta a tutto per averlo. È un personaggio dalle mille sfaccettature, un personaggio che dietro la maschera di odio nasconde la paura, ma in mondo di fate crudeli e dispettose non può assolutamente permettere che venga fuori. Quindi un personaggio non proprio positivo ed è per questo che mi è piaciuto tanto.
I restanti personaggi sono meno approfonditi, alcuni appena appena abbozzati e questo è un peccato perché comunque ce ne sono parecchi interessanti. Cardan, il principe "crudele", devo ammettere che all'inizio mi ha lasciata indifferente, ma nella seconda metà l'ho rivalutato, seppur ancora ne ha da mangiare scatole di cereali sottomarca visto che al momento è abbastanza stereotipato. Ci sono diversi personaggi secondari interessanti, come Dain, Valerian (quanto è psicopatico? 💓), ma peccato che non sia tanto approfonditi. Alcuni personaggi sono dei veri e propri bulli e devo ammettere che se fosse stato un romance contemporaneo avrebbe potuto darmi fastidio (cioè non fastidio, ma avrei odiato tutto) , invece qui, in questo contesto, ci sta parecchio bene. Parliamo di fate immortali, dispettose e potenti, e se non avessero disprezzato gli umani sarebbe stato effettivamente abbastanza strano.
Quindi, per rispondere alla domanda nel titolo del post (è davvero un flop?), non è il miglior romanzo di Holly Black e se lo avesse curato di più sicuramente il risultato sarebbe stato migliore, ma ad ogni modo è un libro che si legge tutto d’un fiato, difficile da mettere giù. Insomma, qui parliamo di vere e proprie guilty pleasure. Mi è piaciuto e adesso attendo con ansia il secondo volume! Spero che la Mondadori non ci faccia attendere troppo!
Io e te siamo telepatiche. Ho iniziato a scrivere la recensione de "Il principe crudele", ma poi mi sono fermata perchè sto trovando difficile recensire in modo chiaro questo libro. Vengo nel tuo blog e tu lo hai appena recensito.
RispondiEliminaSono d'accordo in praticamente tutto ciò che hai detto. Io ammetto di aver dato una votazione alta soprattutto per il colpo di scena finale, che, onestamente, non mi aspettavo. Devo dire che se non fossi stata così presa dalla lettura e dalla voglia di sapere come sarebbe andata a finire, forse, ci sarei anche potuta arrivare.
sono curiosa di leggere la tua c:
Eliminacomunque sì, da un lato il finale era prevedibile, ma ero comunque curiosa di vedere come lo avrebbe gestito l'autrice!
Io ne starò ben alla larga. Mi sembrava già tremendo prima di vedere la recensione della Zodiaco, poi dopo averla vista ho deciso che starò alla larga dalla Black per sempre xD però sono contenta che almeno a te non ha fatto così schifo xD invece l'urban fantasy di Jacqueline Carey che sto leggendo adesso è stupendo *_*
RispondiEliminagià sai cosa ne penso! ti consiglio comunque di provare qualcosa della Black U.U
EliminaCiao Giusy,
RispondiEliminainizialmente questo YA mi ispirava, avevo letto altri due libri della Black ("La Bambola di Ossa" e "Nel Profondo della Foresta"), senza esserne stata particolarmente colpita, ma erano abbastanza piacevoli. Solo che ci sono state recensioni negative, che hanno messo in evidenza cose che odierei se lo leggessi.
Ad esempio, cosa che hai citato anche tu, il fatto che l'autrice non spieghi i diversi termini particolari, trovandoci in un fantasy i termini inventati sono molto presenti e devono essere spiegati approfonditamente per permettere al lettore di capire cosa si intende, odio quando non lo fanno e non si capisce niente.
Poi anche questa cosa della Sindrome di Stoccolma, mi sembra molto grave e so che non riuscirei a giustificarne la presenza nel libro. Nel senso, ciò che Jude prova per suo padre mi lascia inorridita, non riesco ad accettarlo perché non è presentato come qualcosa di negativo. Un altro punto a sfavore in caso dovessi leggerlo.
Insomma, nel complesso adesso penso che non faccia per me.
Ciao! Per me "Nel profondo della foresta" è nettamente superiore a "IL principe crudele", però se il primo non ti è piaciuto effettivamente non so se questo possa fare per te, anche se chi non ha apprezzato il primo ha apprezzato questo... insomma, con la Black è sempre così XD al massimo puoi fare un tentativo perché tutto sommato è un romanzo che coinvolge e si lascia leggere. L'ambientazione è inventata sì, ma non di sana pianta perché prende ispirazione dalla cultura celtica. Ci sono varie creature che sicuramente su internet si possono trovare facilmente, però, ecco, io avrei voluto qualche descrizione in più (anche se ad esempio in altri suoi libri non mancano mai). Sindrome di Stoccolma forse è un termine troppo forte da utilizzare xD non c'è nessuna relazione amorosa tra "padre" e figlia (ho lasciato intendere così? D:) ^^" però non è senza senso, davvero. Jude odia Maddock perché ha ucciso i suoi genitori, ma allo stesso tempo è stata una figura paterna per lei, le ha insegnato molte cose (tra queste anche combattere). Non è che non sia presentato in modo negativo... l'autrice non giustifica le azioni di Maddock, ma è brava a far capire il modo in cui si sente Jude (lei stessa si odia per questo affetto che prova). Diciamo che alla fine del libro la protagonista arriva ad una conclusione (che non sto qui a dirti).
EliminaComunque, ripeto, per me è stata una sorta di guilty pleasure c:
Grazie per la spiegazione e i chiarimenti.💚
EliminaIo sono incuriosita dall'autrice, ma non tanto da questa serie nello specifico, anche perché ammetto di averne sentito parlare piuttosto male. Sarei tentata di leggere Magisterium, ma imbarcarmi in un'altra serie di quattro o cinque volumi mi mette ansia!
RispondiEliminase proprio vuoi iniziare, ti consiglio "Nel profondo della foresta" :)
EliminaOvviamente non potevo non passare dal blog, attendevo questa recensione per saperne cosa ne pensi e... sono d'accordo su tutto! Tralasciando il fatto che non ho ancora mai letto nulla della Black e so bene che Il principe crudele non è tra i più riusciti. L'ho trovato surreale in certi momenti tanto che ho pensato anche di lasciarlo da parte e incominciare un altro libro, ma sono andata fino in fondo e ora attendo il seguito, non con ansia, ma con una punta di curiosità, giusto giusto, per scoprire che fine farà Cardan, l'unico personaggio che veramente mi ha affascinata in questo romanzo. Bye
RispondiEliminaallora ti consiglio "Nel profondo della foresta", nettamente superiore a questo. Ammetto che delle volte mi sono chiesta se fosse stato scritto dalla stessa autrice XD
Eliminaa me è piaciuto e non mi ha infastidito il non sapere sempre tutto. Concordo con te sui personaggi, anche io ho a modo mio apprezzato Madoc, trovo che l'autrice abbia elaborato molto bene i vari rapporti. E come te confido nei seguiti per Cardan
RispondiEliminaSono molto curiosa di vedere come si comporterà Cardan nel secondo volume! Anche se ne ho una vaga idea XD
EliminaSono contenta che tu non lo abbia completamente bocciato! Io credo che prima o poi lo leggerò, perchè sono curiosa, ma la Black non mi fa impazzire quando scrive delle fate e quindi ho aspettattive bassine :)
RispondiEliminaAl momento credo che non lo leggerò. La delusione con la Black è troppo recente, e mi sento che le darò una seconda chance tra tanto, taaanto tempo xD Però un guilty pleasure non si nega a nessuno :P
RispondiEliminaSono quasi alla fine del libro e lo sto adorando!!Trovo che la Black abbia sempre un suo potere sottile nella scrittura, nel modo di costruire la storia che ti fa rimanere li incollato, anche se alcune cose le stai detestando, perché vuoi sapere come andrà a finire. Non so se mi sono spiegata ma per dirla tutta, in Fate delle Tenebre pubblicato interamente il secondo libro (di cui non ricordo il titolo) è veramente pesante da leggere, violento, sconfortante eppure vai avanti perché quello che poi riserverà il terzo ti ripaga dello sforzo. Fosse stata un'altra autrice avrei già mollato il colpo!Detto ciò concordo con te sui personaggi...(pensavo di non ricordarmi cosa fosse un imp...ma evidentemente è una novità per tutti) e mi piace molto Jude anche nel suo lato più cupo e imperfetto....anzi forse ancora più per quello!! Ora leggerò il Re Malvagio pregando che il terzo e ultimo esca presto!!
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