Sono secoli che sento parlare benissimo di Guida galattica per gli autostoppisti e di recente una mia amica me lo ha prestato. Così eccomi qui a parlarvi brevemente di questa assurda esperienza intergalattica.
Titolo: Guida galattica per gli autostoppisti
Autore: Douglas Adams
Pagine: 238
Editore: Mondadori
Anno: 1979 (in patria)
Compra su amazon: cliccami
Non posso parlarvi nemmeno della trama perché (a) è assurda, (b) non ha una vera e propria trama, (c) è tutta da scoprire e vi toglierei il divertimento. Credo che Guida galattica per gli autostoppisti possa piacere come non piacere, come ho già detto è qualcosa che appunto cambia da persona a persona, e, aggiungerei, penso possa dipendere anche da quanto effettivamente ne sappiamo del libro prima di leggerlo o dal momento stesso in cui si legge.
Prima di diventare libro era un podcast, sempre pensato da Adams, e lo scopo era proprio intrattenere. Secondo me questa premessa è importante, perché magari uno si aspetta chissà cosa e poi resta deluso. Perché Guida galattica è un libro assolutamente folle, con personaggi che non si avvicinano nemmeno lontanamente alla normalità. L'unico un po' sano di meno verrebbe da pensare che sia l'umano Arthur Dent, quello che in un certo senso viene presentato come protagonista, ma che in realtà viene "sommerso" da altri personaggi più bizzarri. Ad ogni modo, più avanti si va con la lettura più ci rendiamo conto che nemmeno lui, alla fine, è così normale.
Insomma, una lettura insolita. Sicuramente leggerò anche i seguiti ("Ristorante al termine dell'universo", "La vita, l'universo e tutto quanto", "Addio, e grazie per tutto il pesce", "Praticamente innocuo", "E un'altra cosa..."), anche se non sono sicura di completare la serie. Diciamo che a livello di trama mi aspettavo qualcosina in più. Il primo volume sì, mi è piaciuto, ma chissà se la storia riesce a reggere per ben altri cinque volumi.
Titolo: Guida galattica per gli autostoppisti
Autore: Douglas Adams
Pagine: 238
Editore: Mondadori
Anno: 1979 (in patria)
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Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione...
Recensione
Questa sarà un'altra delle mie recensioni chiamate così giusto per comodità perché è complicato parlare di un classico (il "non capisci un tubo" dei lettori è dietro l'angolo), ma anche perché Guida galattica per gli autostoppisti è un libro bizzarro e credo sia difficile quando la piacevolezza di questo libro è del tutto relativa.Non posso parlarvi nemmeno della trama perché (a) è assurda, (b) non ha una vera e propria trama, (c) è tutta da scoprire e vi toglierei il divertimento. Credo che Guida galattica per gli autostoppisti possa piacere come non piacere, come ho già detto è qualcosa che appunto cambia da persona a persona, e, aggiungerei, penso possa dipendere anche da quanto effettivamente ne sappiamo del libro prima di leggerlo o dal momento stesso in cui si legge.
Prima di diventare libro era un podcast, sempre pensato da Adams, e lo scopo era proprio intrattenere. Secondo me questa premessa è importante, perché magari uno si aspetta chissà cosa e poi resta deluso. Perché Guida galattica è un libro assolutamente folle, con personaggi che non si avvicinano nemmeno lontanamente alla normalità. L'unico un po' sano di meno verrebbe da pensare che sia l'umano Arthur Dent, quello che in un certo senso viene presentato come protagonista, ma che in realtà viene "sommerso" da altri personaggi più bizzarri. Ad ogni modo, più avanti si va con la lettura più ci rendiamo conto che nemmeno lui, alla fine, è così normale.
- Questa suspense mi uccide - disse Arthur irritato.Personalmente a me è piaciuto, mi ha divertito parecchio. Sono rimasta sorpresa dalla fantasia dell'autore, ma soprattutto dalla tecnologia che descrive in questo libro. Seppur siamo negli anni 70, risulta estremamente reale e credibile.
Lo stess e la tensione nervosa sono oggi seri problemi sociali in tutte le parti della Galassia, ed è perché questa situazione non si inasprisca che i fatti successivi verranno rivelati in anticipo.
Insomma, una lettura insolita. Sicuramente leggerò anche i seguiti ("Ristorante al termine dell'universo", "La vita, l'universo e tutto quanto", "Addio, e grazie per tutto il pesce", "Praticamente innocuo", "E un'altra cosa..."), anche se non sono sicura di completare la serie. Diciamo che a livello di trama mi aspettavo qualcosina in più. Il primo volume sì, mi è piaciuto, ma chissà se la storia riesce a reggere per ben altri cinque volumi.
Mi è piaciuto molto, e gli sono grata per avermi dato la risposta perfetta a tutto: 42.
RispondiEliminaSecondo me merita anche il film: l'ho visto prima di leggere il libro, ma per quanto assurdo non è riuscito a prepararmi a quello che mi aspettava su carta XD
io volevo iniziarlo subito dopo la lettura, ma i primi minuti non mi convincevano e ho deciso di rimandarlo per il momento ^^"
EliminaAnch'io ne avevo sempre sentito parlare, ma non so perché, ma non mi ha mai convinto totalmente.
RispondiEliminaPerò dalla tua recensione sembra carino.
Lo è, te lo consiglio. Forse potresti leggere i primi capitoli su amazon per farti un'idea!
EliminaConcordo sul "folle", penso che sia l'aggettivo più adatto per questo libro. Adams è un autore decisamente originale e... Particolare, ma sono contenta che ti sia piaciuto! :)
RispondiEliminaNe sento parlare da tanto ma non l'ho ancora letto. Ora sono ancora più curiosa
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